L’Omeopatia alla corte dei miracoli di Piazza Pulita tra saltimbalchi, clown e vecchie ballerine

omeopatia alla corte dei miracoli con clown nani e ballerine
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Ho lasciato passare qualche giorno prima di raccontare, con un linguaggio non volgare, l’esperienza  di referente per la medicina omeopatica alla trasmissione  sull’Omeopatia di Piazza Pulita su LA7 del 1° dicembre a cui sono stato invitato.

Premetto che, nel colloquio preliminare con la giornalista Francesca Loquenti della redazione di Piazza Pulita per concordare la possibile mia partecipazione, memore del trattamento ricevuto nelle 2 trasmissioni di Tagadà (sempre de La7) della primavera scorsa dove, come ospite in collegamento esterno, avevo dovuto confrontarmi con persone senza titolo  e con una conduzione faziosa e senza possibilità di replica, chiesi esplicitamente alla giornalita Francesca Loquenti se la modalità del programma fosse dello stesso tipo come “pigeon shooting” tiro al piccione o invece  garantisse un dibattito consentendo un’informazione equa e super partes.

Le specificai che faccio il medico da 35 anni, insegno omeopatia all’Università da 15 sia alla Facoltà di  Medicina che di Farmacia e non ho intenzione di perdere tempo in risse da bar in trasmissioni televisive che hanno come unico interesse lo share e non il rispetto del dibattito civile.

Con una decisa disonestà intelletuale per non dire totale mancanza di etica mi rispose che la trasmissione verteva sull’omeopatia e che mi sarei confrontato con un collega virologo e con la giornalista medico Silvia Bencivelli e che avrei avuto un supporto dalla senatrice Josefa Idem olimpionica di canoa che si cura con la medicina omeopatica e il senatore Domenico Scilipoti, in un clima di confronto civile.

Per rendere più interessante la discussione chiesi la possibilità di invitare almeno uno dei tre ricercatori italiani di spicco in campo omeopatico (Paolo Bellavite, Lucietta Betti e Vittorio Elia), e al posto del sen Scilipoti che non ha alcun titolo riconosciuto per parlare di omeopatia il senatore Maurizio Romani medico omeopatico e la Loquenti mi disse che avrebbero valutato la fattibilità della mia proposta.

A posteriori capisco l’inganno e la volontà di mascherare la vera natura del progetto. Mi accennò a due filmati iniziali sulla visita dello stabilimento Boiron di Lione e dell’Ospedale di Pitigliano del giornalista Andrea Casadio e poi alla discussione in studio.

Andrea Casadio è conosciuto per essere persona con “una fortissima vena goliardica e dissacrante”e che in passato ha affermato: “Dissacro il potente, il deputato, il politico, il giornalista o chiunque altro che mente, ruba, omette o chiagne e fotte. A quelli, li menerei, altro che intervista. Ma vale il valore documentario, li filmo ma mi trattengo. Anche narrare i manigoldi ha il suo perché.” In passato Casadio è stato ricercatore alla Columbia University di New York nel campo della neurofisiologia pertanto la sua esperienza medica si ferma agli esperimenti sui macachi o animali in genere ma non sull’uomo. In altri termini non ha alcuna esperienza clinica.

Un’altro laureato in medicina che non ha mai visto un paziente se non alla televisione è la dott.ssa Sivia Bencivelli sicuramente più interessata a pubblicizzare il suo nuovo libro o a sponsorizzare il suo ruolo di presentatrice televisiva che non a curare le malattie del prossimo. Ironico il fatto che proprio lei, esperta in comunicazione, dichiarò in passato che “La bufala prende vita dal momento in cui si vogliono giustificare degli avvenimenti, delle paure, che non hanno una giustificazione valida, e tutto ciò è alimentato, a discapito del lettore, dai giornalisti in cerca di visibilità”. La prima poi a proporre false verità.

La trasmissione, architettata ad arte,  si è svolta, come chiunque ha potuto vedere, in un clima di assoluta faziosità e parzialità mettendomi nell’impossibilità di intavolare un confronto serio.

I meccanismi comunicativi del dileggio, dello sfottò verso qualsiasi cosa di riferisse all’omeopatia ridicolizzando ogni aspetto del mondo omeopatico hanno impedito qualsiasi discussione.

I filmati in cui si fa passare Hahnemann per un cretino psicopatico che taglia la coda ai cavalli e inventa la succussione andando in carrozza con il flacone in mano sono un vero spasso storico degno delle migliori comiche. Peccato che sia tutto inventato, tutto falso. Casadio probabilmente si è documentato su testi sconosciuti al mondo omeopatico che solo lui ha avuto la fortuna di scoprire. Sarebbe doveroso, da parte sua, per un corretto spirito scientifico, farne partecipi tutti i comuni mortali.

Tanto che la sen. Idem ha tentato di ripetere più volte il concetto che non è questo il modo per trattare un tema così complesso come l’omeopatia senza trascendere nel grottesco.

E di grottesco si è trattato. Dopo i filmati iniziali ho cominciato a chiedermi se ero a ZELIG o a piazza pulita, cosa che ho dichiarato al conduttore Corrado Formigli.

Sorvolerei poi su certe presenze al tavolo, in sostituzione del virologo che all’ultimo si è dato malato,  più degne di nota per gli effetti  patologici di “possibili travasi encefalici di silicone ” (come ho letto in un commento di un mio paziente) che per l’apporto culturale.

Lo show dell’avvelenamento in diretta di Casadio ha poi fatto toccare alla trasmissione il momento di massima follia delirante. Questa scenetta è molto in voga tra gli scettici dell’omeopatia anche se non si sono mai sottoposti alla verifica successiva del loro stato. Casadio non ha fornito nessuna garanzia su cosa ingurgitava. Potevano essere Zigulì e nessuno se ne sarebbero accorto. Nel 2011  una associazione di  ”scettici” svedesi, per provare l’effetto placebo dell’Omeopatia, fece ripetutamente assumere, in diretta, un farmaco omeopatico per disturbi del sonno ad un astronauta svedese Anders Fuglesang in un programma televisivo: alla TV l’astronauta, dopo un po’ di tempo, apparve decisamente frastornato e confuso persino nel linguaggio. Tra gli spettatori c’era anche il Prof. Robert Hahn, del Karolinska Institut di Stoccolma nonché direttore del Dipartimento Ricerca presso il suo ospedale. Hahn è un ricercatore indipendente, che non ha nulla a che fare con l’Omeopatia ma che, dopo aver seguito la trasmissione TV, incuriosito, ha cominciato ad interessarsene . Il Prof. Hahn ha voluto cederci chiaro, e per curiosità personale ha analizzato tutti gli studi, le metanalisi  e le revisioni sistematiche che denigravano l’omepatia e le ha trovate TUTTE FRAUDOLENTE!

Chiosa il Prof Bellavite che “Non è paranoia, è la pura realtà, manipolata ad arte e venduta come tale ad un pubblico disinformato costituito da medici, pazienti, media, istituzioni, etc. che di Ricerca ci capiscono poco. Questo per dire che le evidenze in Omeopatia ci sono, anche se ce ne vogliono molte di più, così come ci sono le “evidenze drogate” su commissione.

Il momento critico a grande impatto emotivo si è poi realizzato con il servizio sulla triste morte della torinese affetta da un melanoma non trattato adeguatamente da un medico omeopatico della mia città con la conseguente sua morte.

La speculazione sulla sofferenza altrui con la presenza in studio del fratello della vittima, anche lui medico, ha fatto si che il mio disappunto virasse in disgusto per il cinismo di questi giornalisti senza scrupoli.

Io sono sinceramente mortificato per la fine di questa paziente, cosa che ho detto in trasmissione e ripetuto de visu al fratello alla fine del programma, ma sono consapevole che tutto ciò sia dovuto unicamente ad un problema di malpractice della collega e la medicina omeopatica non c’entri nulla.

Del resto l’ultimo studio francese EPI3,  che Casadio ha dileggiato facendo la scenetta della telefonista che chiama il paziente, è un lavoro scientifico cost-effectiveness da cui si evince che il decorso clinico di un paziente in cura presso un medico che prescrive medicinali omeopatici è simile a quello di un paziente seguito da un medico che non lo fa, senza perdita di opportunità terapeutica e con un minor consumo di farmaci che possono provocare effetti indesiderati.

Durante il follow up, i pazienti venivano contattati telefonicamente dagli operatori della LASER, la società che ha coordinato la ricerca, per comprendere l’andamento della patologia, della sintomatologia manifestata e del consumo di farmaci. Non parliamo di sondaggi, ma di questionari validati a livello internazionale, che vengono usati negli studi clinici, sia che si tratti di omeopatia che di allopatia.

Gli studi farmaco-epidemiologici sono studi clinici osservazionali, non interventistici. Per questa tipologia di studi, le interviste telefoniche e i questionari sono procedure validate. Le linee guida dell’EMA (European Medicines Agency) presenti nell’Annex  ‘The Guide on Methodological Standards in Pharmacoepidemiology’, le indicano espressamente.

In questo susseguirsi di situazioni sempre più assurde mi sono sentito caduto in un mondo di cappellai pazzi e dentro di me ho capito che qualsiasi cosa avessi fatto non sarei riuscito a cambiare la dinamica del gioco che era in totale mano degli avversari.

In diversi momenti della trasmissione ho pensato di andarmene facendo una mossa a forte impatto scenico ma il rischio di dare un messaggio di fuga e di incapacità a reggere il confronto era alto ed, essendo abituato a vendere cara la pelle, ho deciso di rimanere nell’arena del circo e combattere fino alla fine con le poche opportunità che mi venivano concesse. Meglio una morte dignitosa con le armi in pugno che la fuga di fronte al nemico.

A seguito della trasmissione, il dibattito interno al mondo omeopatico sulla necessità di intervenire o no in questo tipo di trasmissioni pre-elettorali è stato molto appassionato e le fazioni si sono divise tra chi sosteneva la necessità di rifiutare qualsiasi invito e chi ventilava il rischio di lasciare spazio a persone non rappresentative che potrebbero fare solo danni alla comunità omeopatica.

Personalmente credo che, premesso l’inganno e la malafede dei giornalisti che mi hanno coinvolto,  sia necessario partecipare ma facendosi dare garanzie scritte e pretendendo una condizione di discussione equa.

Inoltre credo che, alla fine, il taglio della trasmissione sia stato così assurdo e tendenzioso che il risultato sia stato un autogol per il boomerang mediatico che ne è seguito. Se la totale maggioranza dei cittadini che si cura con l’omeopatia si è sentita offesa e si è indignata per la  faziosità del programma, la parte delle persone che non aveva una idea chiara sull’argomento, di fronte a questa grottesca aggressione, ha capito che, verosimilmente, le informazioni date erano viziate da interessi e quindi poco corrette.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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3 commenti su “L’Omeopatia alla corte dei miracoli di Piazza Pulita tra saltimbalchi, clown e vecchie ballerine

  1. Sono d’accordo con te e complimenti per la tua eleganza.
    Miei amici ,non omeopatici,sono rimasti disgustati dalla trasmissione ,assolutamente fuori luogo ,sia come interlocutori che come conduzione.
    Comunque la rappresentazione del circo.in.apertura articolo e”troppo bello per descrivere quell’ambiente che mi ha provocato una tristezza e un’amarezza dentro come certe immagini decadenti di felliniane memoria.

  2. Non ho seguito la trasmissione, ma ho letto tutti i commenti che sono riuscita a “brincare”.
    Carissimo, complimenti per il self-control!
    ancora una volta, a quanto pare, hanno dimostrato la loro pochezza, mettendo in campo “casi singoli”, che, più che deporre a favore dell’inutilità/pericolosità delle cure omeopatiche, parlano chiaramente di “errori medici” (errori di valutazione) se non di “malasanità” vera e propria. Già, è facile suscitare emozioni forti parlando di “non-cure” che hanno portato alla morte del Paziente (Signora del melanoma o, non so se sia stato citato, Bambino con otite diventata poi meningite/setticemia) ma nessuno di questi “signori conduttori” pensa che gli errori – anche ripetuti! – sono possibili con qualunque tipo di trattamento, dal momento che la Persona che propone il trattamento stesso è, appunto, un essere umano, soggetto a errori.

  3. Caro Alberto sono Mimmo De Carlo , ti assicuro che hai fatto la figura del gran signore per cui non ti rammaricare Ci sarebbe voluta solo un pizzico di cattiveria per aggredire tu loro , ma non è tua caratteristica Ti ripeto chi voleva capire ha avuto modo di capire e di costatare la parzialita del conduttore e la volgarità del presunto neuroscienziato Sulla zoccola al silicone,come diremmo noi a Napoli meglio stendere un velo pietoso Un caro abbraccio e sante festività

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