Invecchiare bene attraverso l’impiego della medicina omeopatica

uomo con barba e capelli arruffati
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Racconta una storia indiana che nei tempi antichi alcuni invasori seppero che c’era una sorgente la cui acqua se bevuta, dava l’immortalità. Dopo molte ricerche furono guidati da un anziano eremita in un posto nascosto. Arrivati lì, mentre stavano per bere l’acqua una voce flebile li invitò a fermarsi. Essa veniva da un uomo molto vecchio e quando gli chiesero la ragione del suo avvertimento egli disse: “guardatemi, son infermo e soffro gli effetti della vecchiaia, ma poiché ho bevuto da questa sorgente e ho acquistato l’immortalità, la morte pietosa non può sollevarmi dalle mie sofferenze. Li guidò ad un altro posto dove c’era una pianta, che aveva il potere di mantenere sempre giovani. Quando raggiunsero quel luogo sentirono un’altra voce che li metteva in guardia. Questa veniva da alcune persone che avevano mangiato della pianta ed ora non ne potevano più della turbolenza e delle lotte della gioventù.
La morale è evidente: ogni fase della vita ha i suoi aspetti positivi e negativi ed è una benedizione che ciascuna di esse non sia eterna. L’uomo deve sviluppare una filosofia che lo aiuti ad accettare di buon grado i cambiamenti che avvengono col passare del tempo, cosicché, come matura negli anni, possa anche maturare nel suo profondo.
In questo modo egli potrà incarnare l’idea di Hahnemann che la vita dell’uomo sia consacrata ai “più alti scopi della sua esistenza”.
Oggi il tema della geriatria e della gerontologia viene studiato con molti mezzi e con utili iniziative che stimolano l’anziano a desiderare il piacere sereno di vivere la vita.
L’omeopatia ha un ruolo molto importante nella tematica della geriatria e al pessimismo senza speranza che dice” se il vecchio potesse e il giovane sapesse” essa contrappone convinta una realtà di possibile, costante, realizzazione espressa dal bellissimo pensiero di J.A. Garfield: “ se le rughe devono essere scritte sulla nostra fronte, non lasciamo che siano scritte sul cuore”.

Lo spirito non può invecchiare e come nel pensiero di Sir R.Steel, “un vecchio sano che non sia sciocco è la più felice creatura vivente”.

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L’omeopatia hahnemanniana per il suo alto insegnamento teso alla prevenzione, analizzata nello studio dinamico della singola persona umana, può garantire con certezza che l’Uomo può invecchiare senza intristirsi nella senescenza. È certo che nessun progresso in medicina ci permetterà di sfuggire alla morte attraverso la vecchiaia. Ed è persino da dubitare che si riesca a creare dei matusalemmi. Perciò, tutto quello che si può fare è garantire che sia un periodo di vita più sano.
Uno studio di alcune aree del globo, dove vi è comparativamente più longevità nella popolazione, evidenzia alcuni tratti comuni. Sono popolazioni che in genere vivono in una società agricola con molta attività fisica, esenti da preoccupazioni, con svaghi, abitudini alimentari sobrie e sonno regolare. Si consuma frutta giornalmente. Tabacco e alcol sono rari, si continua a condurre una vita sessuale attiva. L’esercizio fisico è fondamentale, perché tenere in esercizio un organo rappresenta una strategia per modificare il processo d’invecchiamento.
Oggi sentiamo il corpo “arrugginirsi” piuttosto che logorarsi. Già in un rapporto delle Nazioni Unite del 1980 si evidenziava come nei paesi sviluppati, che hanno in prevalenza famiglie nucleari, gli anziani fossero diventati vulnerabili. Il loro potere e il loro prestigio sono in declino subendo un radicale cambiamento di ruolo nelle strutture economiche, sociali e familiari. I paesi altamente industrializzati, diceva il rapporto, sono orientati verso i giovani, dando risalto alla produttività, alla competizione e all’autosufficienza. La persona che non può più lavorare, produrre e provvedere ai suoi bisogni essenziali, tende ad essere relegata ai margini della società.
Nei paesi in via di sviluppo, che hanno in prevalenza un sistema familiare patriarcale, il Rapporto nota che gli anziani godono ancora di alta stima, appoggio e potere sia nella famiglia che nella comunità. L’età anziana è considerata un vantaggio, ricompensata con una vita di onore, rispetto, persino riverenza da parte delle generazioni più giovani. Gli anziani ricevono sostegno economico e soddisfazione affettiva dal figli e dai nipoti. Ciò che ci interessa è l’impatto che tali cambiamenti hanno nello sviluppo dello stato di malattia.
L’omeopatia è proprio il sistema di cura che prende nota dello stato mentale, infatti vi attribuisce primaria importanza. Lo stress dato da radicali cambiamenti di situazioni come l’improvvisa perdita di reddito, perdita di prestigio e posizione in famiglia e in società, isolamento, morte del coniuge, ecc. può sfociare in disturbi affettivi, comportamentali e fisici.
Secondo Stieglitz, non vi sono malattie specifiche della vecchiaia. “può capitare qualsiasi malattia a qualsiasi età. Ma certi disturbi aumentano di frequenza dopo il picco della maturità. Questi disturbi, per quanto non limitati ai senescenti, sono ciononostante tipicamente geriatrici”.
Tra questi sono compresi seri problemi vascolari quali arteriosclerosi, ipertensione arteriosa, cardiopatie, emorragia cerebrale. Nei disturbi dell’età avanzata sono compresi anche svariati disordini metabolici, diabete mellito, climaterio femminile e maschile, gotta, anemia, obesità, artrite e neoplasie, nonché patologie croniche respiratorie, polmonite, malattie nutrizionali e incidenti.

Sistema cardiovascolare: “l’uomo ha l’età delle sue arterie” dice un vecchio adagio e in queste parole c’è molta verità. Infatti molti fattori possono essere all’origine dell’invecchiamento: dalla riduzione di ossigenazione e di apporto di sostanze nutritive nelle cellule agli accumuli di anidride carbonica, dalla riduzione della gittata cardiaca che comincia a decrescere dalla terza decade di vita alla riduzione della frequenza cardiaca, dai cambiamenti microvascolari aterosclerotici alla ipercolesterolemia.
Nell’incidenza di malattie degli anziani osserviamo che quelle del sistema cardiovascolare sono al primo posto e tra queste la prima è l’ipertensione.


Il trattamento omeopatico di questa patologia parte dal presupposto che il miglior risultato si  ottiene con il rimedio indicato dalla totalità dei sintomi dei singoli pazienti, seguendo il principio omeopatico “cura il paziente e non la malattia”, nella situazione specificacura il paziente e non lo sfigmomanometro! (l’apparecchio per misurare la pressione)
Nella pratica clinica corrente i rimedi più utilizzati sono viscum album, glonoinum, aurum muriaticum natronatum, nonché policresti come Baryta Muriatica, sulphur, lachesis, natrum muriaticum, phosphorus, kali phosphoricum, calcarea carbonica e thuya. Nelle crisi anginose grandi rimedi si dimostrano essere cactus grandiflores, lactrodectus mactans, spigelia e naja tripudians (il cobra indiano) con baryta muriatica. Il miglior rimedio per il cuore senile a detta del Dr Otto Leeser rimane però Baryta carbonica.
Psicosi senili e psicogeriatria : i cambiamenti mentali negli anziani sono molto comuni, molto inevitabili e molto difficili da trattare. Molto spesso le difficoltà e le infelicità degli anziani sono dovute alla loro mente più che al loro corpo. Diceva Giovenale: “ma peggio della perdita di un arto ‘ la mente che vacilla, che dimentica i nomi degli schiavi e non è in grado di riconoscere la faccia del vecchio amico con il quale aveva cenato la sera prima, né i volti dei figli che ha generato e allevato”.
Privati di dignità, di responsabilità e di senso di importanza nell’ordine delle cose ne risulta autosvalutazione e autodeterioramento. In questi casi vi sono forti tendenze nell’individuo a ripiegarsi su se stesso, a ridurre il suo coinvolgimento nel mondo che lo circonda, ad abbandonarsi ai ricordi e a vivere sempre più nel passato. Spesso la sua stessa mancanza di attenzione e di interesse aiuta a spiegare la scarsa memoria per gli avvenimenti recenti e se sente di non essere desiderato è a un breve passo dal diventare irritabile e sospettoso dei motivi e dei sentimenti altrui. Questo porta anche a un senso di disperazione, apatia e depressione.
Il trattamento omeopatico della demenza senile prevede l’uso di vari rimedi tra i quali i più importanti sono: Anacardium, aurum iodatum, calcarea phosphorica, calcarea carbonica, conium maculatum, crotalus horridus, hepar sulphuris, phosphoric acidum, phosphorus, secale cornutum, lachesis ed infine il rimedio più classico per molti sintomi degli anziani: BARYTA CARBONICA . È per la grande debolezza mentale e fisica dell’età avanzata; per quelli che sono sempre stati intellettualmente torpidi. Ha timore specialmente degli estranei, è sospettoso; dimentica ciò che è stato appena detto, appena fatto o ciò che sta per fare o ricevere. Comportamento infantile e insensato. Altre caratteristiche sono cefalalgia degli anziani, cataratta, asma negli anziani, apoplessia e paralisi. È per quelli che si raffreddano facilmente che hanno un calo del desiderio sessuale, grande debolezza degli organi genitali e impotenza. È uno dei rimedi per l’impetigine degli anziani ed è anche un rimedio per i lipomi. Cura inoltre la disfagia per i cibi solidi e la paresi della lingua.


Per la cura della DEPRESSIONE i rimedi più utili si possono trovare tra: aurum metallicum, kali phosphoricum, selenium, platina, argentum nitricum, nux vomica, psorinum, lycopodium, natrum muriaticum, sulphur. Quando si tratta di depressione reattiva per perdita del coniuge, rispondono bene ai rimedi ignatia amara e natrum muriaticum, a volte ad aurum metallicum, causticum o cocculus, specialmente quando il lutto è stato preceduto da un lungo periodo di assistenza. Natrum muriaticum, naturalmente, è per i pazienti che non riescono a piangere, nascondono il loro dolore e peggiorano se consolati. Lachesis è un altro rimedio per la depressione in pazienti disorientati riguardo al tempo, per quelli che si svegliano in uno stato delirante, o per quelli che si sbottonano gli abiti, se li tolgono perché non sopportano nessuna costrizione attorno al corpo. Il paziente può rifiutare il rimedio per paura di essere avvelenato, vi può essere delirio loquace, sensazione di essere sotto un controllo sovraumano o follia religiosa. Per pazienti con delirio può essere indicato Hyosciamus niger. È simile a lachesis nel delirio loquace, la sospettosità e la confusione, ma i casi di Hyosciamus sono più apertamente maniacali, con una caratteristica tendenza a denudarsi, contorcimenti e soprassalti, stupore alternato ad eccitazione. La mania non è mai così violenta come quando si richiede stramonium ma vi è una buona quantità di imprecazioni, canti, discordi osceni, che sono il penoso contrasto con il normale comportamento del paziente. I pazienti che hanno bisogno di sulphur lo dimostrano esprimendo in modo meno contenuto tendenze che erano sempre presenti, alla sciatteria, alla sporcizia, all’egoismo e talvolta a comportamenti leggermente maniacali. Sono spesso ingordi, incuranti delle buone maniere a tavola, indifferenti all’effetto che il loro comportamento ha sugli altri. È un duro compito far fare loro il bagno! Un ‘eruzione cutanea pruriginosa aggravata dal calore del letto, frequenti risvegli notturni e insonnia dopo le quattro del mattino sono sintomi confermatori. L’anziano che ha bisogno di calcarea carbonica a volte è molto stanco mentalmente e si sente incapace di pensare. La mente turbina attorno a banalità che sembrano costringere l’attenzione e così egli perde la sua profondità mentale. Sente di diventare pazzo e immagina che gli altri si accorgano del suo strano comportamento. Parla a se stesso e vede volti chiudendo gli occhi per dormire. Vi è paura del buio, della pazzia, di qualcosa di terribile che sta per accadere e vi è timidezza. Il paziente può cadere in uno stato di tranquilla malinconia.
INSONNIA : è uno dei disturbi più comuni degli anziani. È una sventura che la natura dia agli anziani sempre meno sonno proprio quando la noia e la solitudine portano a desiderarlo di più. Il sonno diminuisce specialmente nell’ultima parte della notte. Coffea cruda, baryta carbonica, syphilinum e aconitum sono tra i più indicati se non ci sono cause specifiche. Baryta carb è il rimedio per quelli che sonnecchiano di giorno e di notte ed è il rimedio degli anziani che parlano nel sonno.
DISTURBI NEUROLOGICI Al momento dell’ictus arnica è un rimedio estremamente utile con opium se è presente anche emorragia.
Per la paralisi che segue l’ictus l’omeopatia ha molto da offrire. Il rimedio più straordinario, naturalmente, resta CAUSTICUM sebbene consigliato più specificatamente per paralisi del lato destro. Altri fondamentali sono phosphorus, lachesis, plumbum
UDITO: l’indebolimento dell’udito aumenta con l’età. Anche qui Baryta carbonica è il rimedio di prima scelta, altri rimedi indicati sono cicuta virosa e petroleum.
Apparato respiratorio: la percentuale di incidenza di patologie respiratorie negli anziani è molto elevato. Vari studi affermano che il 65% circa degli uomini e il 35% circa delle donne soffrono di enfisema o bronchite. Anche in questo campo l’omeopatia ha molto da offrire anche se gli irreversibili cambiamenti che si sono avuti nell’enfisema non possono essere guariti del tutto. Nelle condizioni di debolezza dell’anziano i quadri acuti di bronchite e polmonite sono naturalmente più seri che non nei giovani. I rimedi restano gli stessi, da ACONITUM, BELLADONNA e BRYONIA negli stadi iniziali a CARBO VEG e ANT.TART in quelli più seri. Antimonium tartaricum per es accusa improvvisi e allarmanti sintomi di soffocamento, oppressione, respiro corto e ortopnea. Vi è accumulo di muco nel torace con rantoli grossi e crepitanti. Vi è molta debolezza, sonnolenza e mancanza di reazione. Il paziente è coperto di sudore freddo.


Carbo vegetabilis invece viene chiamato il rianimatore omeopatico di cadaveri. Il suo campo d’azione va dallo scompenso cardiaco alla patologia respiratoria specifica. Ma sia che la fame d’aria sia dovuta a scompenso cardiaco e deficitario trasporto di ossigeno, oppure ad ossigenazione incompleta nei polmoni per cause polmonari, il rimedio è ugualmente importante. Nei toraci acuti il paziente vuole aria fresca intorno a lui e perciò deve essere sventolato. Vi è sudore freddo con respiro freddo, freddezza della bocca e della lingua. Ma con tutta questa freddezza vi può essere bruciore del petto come da carboni ardenti. L’addome può bruciare e grande sollievo alla dispnea si ha dalle eruttazioni e dai flati per quei pazienti che sono collassati. Carbo veg può migliorare molto il loro quadro clinico e per questo ha acquisito la reputazione di rianimatore di cadaveri.
Apparato digerente Uno dei sintomi più comuni e fastidiosi è la stitichezza. Molti anziani conducono vita sedentaria. Questo porta ad un indebolimento dei muscoli addominali. La ridotta attività ha per conseguenza un ridotto massaggio dell’intestino che non spingono più il contenuto con l’efficienza di prima. Perciò in aggiunta al rimedio deve essere consigliato esercizio fisico e una giusta idratazione. Spesso la stitichezza è una conseguenza delle politerapie convenzionali. I rimedi di uso comune sono BRYONIA ALBA, ALUMINA, OPIUM, BARYTA CARB, CONIUM. Per costipazione alternata a diarrea il rimedio più efficace può essere ANTIMONUM CRUDUM. Questo rimedio sembra adattarsi a molti sintomi nutrizionali e digestivi degli anziani e anche di quei pazienti che hanno la lingua coperta da una spessa patina bianca che se vi fosse stato applicato uno strato di vernice. Ha inoltre il torace rumoroso frequente negli anziani con bronchite cronica e senza forza espettorante nei polmoni.
Apparato urinario Minzione frequente, stimolo improvviso, svuotamento a gocce, incontinenza, difficoltà nell’urinare, getto debole, stimolo inefficace e dolore sono alcuni sintomi degli anziani, specialmente uomini. Gli uomini superano le donne nell’incidenza di sintomi urinari e la prostata ingrossata è la condizione più comune che porta a problemi urinari nell’età anziana negli uomini. Il ristagno d’urina può portare infezione e cistite. I rimedi che si sono dimostrati di particolare utilità nella ipertrofia prostatica sono CONIUM MAC, BARYTA CARBONICA, THUYA e SABAL SERRULATA.
Apparato osteoarticolare Osteo-artrite è una malattia degenerativa delle articolazioni che risulta come parte naturale dell’invecchiamento ed è un disturbo comune negli anziani. Sebbene i cambiamenti ossei possono non essere reversibili, la cura può portare miglioramento clinico, conferire maggior mobilità, possibilmente riducendo l’infiammazione relativa.
RHUS TOX e BRYONIA continuano ad avere un ruolo fondamentale: con le specifiche modalità di miglioramento e di peggioramento con il movimento. CALC CARB può essere utilizzato quando il paziente è molto rigido e in genere piuttosto indolente, con dolore aggravato dal freddo, dall’umidità e dallo sforzo muscolare, come RHUS di cui è spesso complementare come il rimedio più profondo. CAUSTICUM ha modalità opposte a CALC carb, miglioramento con la pioggia e aggravamento dal vento freddo secco come NUX VOMICA, KALI CARB e SEPIA.
CAUSTICUM e KALI CARB sono specifici per i quadri di perdita di elasticità, con rigidità delle articolazioni e dolori erranti. Talvolta come risultato dell’osteoporosi e della fragilità ossea, negli anziani si hanno frequenti fratture.
Se vi è una formazione imperfetta di callo osseo o lento consolidamento sono utili allora i rimedi usuali SYMPHYTUM, CALCAREA CARBONICA e CALCAREA PHOSPHORICA.

Il panorama sanitario odierno
è caratterizzato da un aumento costante dei costi senza un aumento proporzionale del benessere dei cittadini, i medici si stanno sempre più trincerando nella cosiddetta “medicina difensiva” ordinando esami, procedure o visite, o evitando pazienti ad alto rischio, o procedure ad alto rischio, principalmente per ridurre la loro esposizione al contenzioso legale.
L’interesse economico della produzione farmaceutica condiziona pesantemente la ricerca scientifica e vere e proprie operazioni di marketing inducono scelte sanitarie sociali non sempre logiche.
Probabilmente stiamo per assistere ad una mutazione epocale: come il cambiamento storico che sta avvenendo in modo irreversibile dall’energia fossile all’energia rinnovabile ecologicamente corretta, assisteremo nei prossimi decenni ad un inesorabile cambiamento tra le terapie di tipo chimico-farmacologico a quelle di tipo energetico-quantistico.
Si parlerà di frequenze e non più di milligrammi, si daranno per scontati i lavori del premio Nobel Albert Szent-Gyorgyi che fin dagli anni 50 sottolineava il ruolo centrale dell’acqua e dei campi elettromagnetici nella auto-organizzazione della materia vivente, la medicina recupererà la visione della fisica quantistica in cui il ruolo centrale sta nella dinamica cooperativa di tutti componenti e non dagli “assolo” del principio attivo.
Sarà accettato, come ha sostenuto Popp, che un disordine elettromagnetico precede il disordine biochimico ed infine la mentalità riduzionista che considera sempre la risposta proporzionale allo stimolo sarà solo più citata nei testi di storia delle scienze come un ricordo del passato.

“Le rughe dovrebbero indicare soltanto dove sono stati i sorrisi” anonimo

http://www.lastampa.it/2010/01/20/blogs/appuntamento-con-l-omeopatia/invecchiare-bene-attraverso-l-impiego-della-medicina-omeopatica-R1UCMBNu0WgubxOcvyJ2ZL/pagina.html

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