protèrvia s. f. [dal lat. tardo protervia, der. di protervus «protervo»]. – Superbia insolente, arroganza ostinata, sfrontata, petulante, spesso accompagnata a ira, a rancore
Ci siamo. Ormai è guerra totale.
Anche il Prof Burioni, noto per la sua protervia e i suoi conflitti di interesse, scende in campo alla guida del suo nuovo tank MEDICAL FACTS con il grado di capo delle «squadre di protezione» (in lingua tedesca, Schutzstaffel, siglato con SS) della scienza per contrastare l’avanzata dilagante dell’omeopatia.
dittatura s. f. [dal lat. dictatura, der. di dictator «dittatore»]. – 3. fig. Dominio, di fatto e incontrastato, di una persona, di un ente, di una categoria, ecc.: la d. d’una Banca, dell’alta finanza, della grande industria; imposizione dispotica, intransigente della propria autorità.
Guerra totale a chiunque abbia un dubbio, non si allinei, sia diverso dal pattern di yes men, pensi, ragioni, tragga delle conclusioni e sia dotato di senso critico. Qualsiasi scienziato non può più pensare, provare, testare e arrivare a risultati e conclusioni difformi dalle sacre scritture. LA SCIENZA NON E’ DEMOCRATICA.
L’obiettivo è una grande vittoria sulla libertà di pensiero e di scelta terapeutica. Tutti gli esseri umani di un popolo sono proprietà della società scientifica e, per il loro bene, (così viene sostenuto) si devono assoggettare al volere del potere unico.
Pertanto, al di là della verità, se una ministra della salute dice in televisione che in Gran Bretagna nel 2014 sono morti più di 200 di bambini di morbillo e questo non è vero perchè ne è morto solo uno (che non era un bambino ma un adulto per complicazioni di una altra patologia) pur essendo una falsità assoluta da bravo servo della gleba devo accettarlo e credere al Pontefice Massimo della scienza che per il mio bene mi indica la giusta strada.
e sempre alegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re……
Nelle file della resistenza, tra i partigiani, qualcuno sostiene che questa situazione è stata studiata e programmata tutta a tavolino in questi ultimi anni da menti eccelse del marketing (Dicastero della guerra delle case farmaceutiche).
Si parla di un progetto di vendita di farmaci alle persone sane per aumentare i fatturati. Si parte dal presupposto che, come diceva lo scrittore Aldous Huxley, “la medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano”, infatti a forza di cercare, qualcosa si trova sempre.
Come nella commedia di Jules Romain del 1923, Knock, ovvero il trionfo della medicina. Il mitico dottor Knock sosteneva che “il sano è un malato che non sa di esserlo”. Questo principio, se instillato sistematicamente nella popolazione, fa la fortuna delle case farmaceutiche, dei medici, e la rovina della gente, che passerà il tempo a dolersi di malattie immaginarie, indotte da un certo tipo di cattiva informazione.
Lo sosteneva anche Gianfranco Domenighetti ,direttore della sanità del Canton Ticino, fra i pensatori più originali nel campo della sanità, in particolare della economia e della comunicazione sanitaria.
Consigliava di non fidarsi della sicumera dei medici in fatto di diagnosi e cure e riteneva utile acquisire l’abitudine di chiedere un secondo parere. Le ricerche sulla variabilità delle pratiche mediche dimostrano che le proposte diagnostiche o terapeutiche per risolvere un problema di salute possono variare in funzione di un gran numero di fattori, ma soprattutto in relazione al medico che è stato consultato. Considerava la medicina una disciplina eminentemente incerta e pervasa dai conflitti d’interesse.
Anche sull’altro fronte qualche gerarca svela strategie e parla di forzatura della medicalizzazione definita ipermedicalizzazione. Il capitano Garattini delle forze di attacco terrestri dell’Istituto Mario Negri di stanza a Milano ha lasciato trapelare che: «Ci sono importanti interessi economici, ma concorre al fenomeno anche una pesante asimmetria dell’informazione. Chi vende fa pressione sui gradini inferiori della piramide, e chi acquista non è abbastanza informato. Questo vale sia per il Ssn che, ancor di più, per il cittadino».
E ancora: «Siamo vittime della pubblicità e siamo convinti di poter vivere in eterno, evitando qualsiasi rischio di malattia, perché la pubblicità promette cose non vere. A forza di sentire che un certo farmaco serve, ci crediamo davvero. Ma così diventiamo tutti pazienti a rischio».
(Del resto le undici più importanti case farmaceutiche hanno destinato nel 2004 circa 100 miliardi di dollari per spese di marketing, contro circa la metà destinate alla ricerca. Senza contare le somme che gli altri produttori di tecnologia medico-sanitaria hanno speso per convincere medici, associazioni di pazienti, media, opinione pubblica e la politica a investire nei loro prodotti.)
Infine: «Sui circa 12 mila oggi in commercio ne eliminerei almeno il 50 per cento».
A leggere queste parole del capitano Garattini, grande persecutore degli omeopartigiani, vengono i brividi. Rischia di essere deferito alla corte marziale perchè sembrano parole di un portavoce della OmeoResistenza.
A questo punto è possibile che, con i soldi di tutti i contribuenti, come hanno fatto per le vaccinazioni del morbillo coinvolgendo la pallavolo, vengano proiettati video di omeopati vestiti da sciamani che mimano danze magiche di guarigione o di grassi farmacisti che contano i soldi che si sono fatti sulle spalle della “povera gente” raggirata e portata a morte per ritardo delle cure efficaci per dimostrare che gli omeopartigiani sono dei volgari truffatori e vogliono il male della società.
Peccato che la “povera gente” (dati Istat di qualche anno fa) sia, per la stragrande maggioranza, un enclave di persone laureate con un buon background culturale e buon senso critico.
Forse è proprio quello che disturba. Il senso critico.
Questa medicina sta spingendo la nostra società ad un nuovo medioevo culturale. Il potere spirituale della Chiesa e il potere imperiale all’epoca si opponevano, per mantenere il loro status, alla diffusione della cultura che era l’arma più forte. Nella storia tutti i popoli più liberi e più colti sono stati perseguitati. Penso ai Valdesi che i Savoia, con le Pasque Piemontesi, hanno tentato di sterminare nel ‘600 apparentemente per motivi religiosi ma in realtà perchè quasi tutti i contadini valdesi sapevano leggere e scrivere mentre l’analfabetismo tra i piemontesi era del 97%. Non li si poteva raggirare e tenere in pugno. Avevano un senso critico.
Fortunatamente qualche nodo di resistenza esiste anche all’interno del partito della scienza.
Qualcuno che tenta di dire qualche NO esiste ancora: si chiama choosing wisely e insegna cosa non fare, cosa non medicalizzare inutilmente. Cerca di favorire il dialogo dei medici e degli altri professionisti della salute con i pazienti e i cittadini su esami diagnostici, trattamenti e procedure a rischio di inappropriatezza, per giungere a scelte informate e condivise.
Tornando a Her Burioni che sostiene di mantenere a proprie spese il Blog penso non debba soffrire molto economicamente visti i vari conflitti di interesse con le aziende produttrici di vaccini. Una facciata impeccabile ma verosimilmente un backstage con un gran flusso di energie.
Tra l’altro oltre a Burioni , classe 1962 che tra pochi giorni compie 55 anni, hanno mandano anche i bambini a combattere! Parlo di Gianluca Dotti Classe 1988, laureato in Fisica e Giornalista pubblicista dal 2015. Appena usciti da West Point subito in trincea. Nessuna pietà! Neanche per noi lettori che dobbiamo subìre su wired squallidi e scadenti attacchi dettati dalla giovane età mista ad una ignoranza abissale nella materia omeopatica.
Concludo offrendovi un video del fisico Emilio del Giudice che racconta, con la sua solita simpatia e ironia, come talvolta l’evoluzione della scienza necessita di disallineati per il progredire.
da “il giuramento di Ippocrate”
“giuro di esercitare la medicina in autonomia di giudizio e di responsabilità di comportamento contrastando ogni indebito condizionamento che limiti la libertà e l’indipendenza della professione”
Cari medici specializzati in omeopatia e cari pazienti omeopatici è ora di reagire e tornare in montagna a combattere da omeopartigiani una battaglia di informazione per ribellarci a questa dittatura.
Il mio quesito è il seguente: sono ormai anziano nonostante che ho avuto un colpo dal fatto che per anni uno pseudo omeopata ha avuto in concessione gratuita il mio studio e credo che di omeopatia ne sapesse quanto me, ed era medico.
Ho intuito una certa legatura tra psicoterapia e omeopatia. Ma non ho trovato nulla di serio sull’argomento. E’ possibile trovare via interet almeno i rudimento di questa scienza, rudimenti ma provenienti da VERI omeopati. Grazie
Francesco Livi
Pistoia
caro collega per avere una idea generale ma ortodossa dell’omeopatia troverai molti testi cartacei e molti dati sul web per esempio sul sito della FIAMO
http://www.fiamo.it/.
Anche io su questo blog anni fa avevo pubblicato un articolo che ti offro
https://www.lastampa.it/2009/12/16/blogs/appuntamento-con-l-omeopatia/che-cosa-e-la-medicina-omeopatica-nyJ0QqO6mxvg4BZ8Tf94jK/pagina.html
spero ti sia d’aiuto.
cordiali saluti
Alberto Magnetti
Ma è utile comportarsi sempre da vittime del potere non dicendo mai che l’omeopatia non è nient’altro che una superstizione ottocentesca e quindi una truffa, non verificata ed ormai in abbandono da tutti i sistemi sanitari nazionali? Gli interessi di parte sono evidentemente di quelli (per fortuna pochi e sempre di meno) che hanno da guadagnare truffando i creduloni e intendo le aziende che vendono zucchero a prezzi esorbitanti come la Boiron e i loro impiegati, come l’autore di questo pseudo articolo. L’omeopatia non esiste! Vi vendono acqua! Diciamolo chiaramente una buona volta
Grazie Sig Utzeri per questo commento. Lo pubblico volentieri a conferma delle tesi sostenute nel mio articolo.
Infatti, “DICIAMOLO CHIARAMENTE UNA BUONA VOLTA” Sig Utzeri, le sue parole sono, come quelle del suo paladino (ormai soprannominato Salvo DISGRAZIA), un classico esempio di arrogante ignoranza del tema e offensiva visione pregiudiziale di cui parlavo. Il vostro dogmatismo è la vera pseudoscienza.
Il suo commento è infarcito dei classici FALSI storici e culturali a cui tutto il gruppo dei PINOCCHI INCALLITI attinge.
La tecnica è sempre la stessa ben documentata da una ricerca condotta dal gruppo del Massachusetts Institute of Technology (Mit) coordinato da Soroush Vosoughi.
Gli spacciatori di notizie false sanno che le persone tendono a ricordare più le informazioni negative rispetto a quelle positive,(ciò si deve a strutture di apprendimento del cervello che fanno leva su emozioni profonde, che ci spingono a condividere queste notizie sui social). Cosicchè le BUFALE si diffondono fino a sei volte più velocemente delle notizie reali!
Come sempre il dubbio che sorge è se la sua ignoranza sia dovuta ad una carenza di informazioni (in tal caso il problema è suo non nostro)oppure ad un atteggiamento iconoclastico mercenario e se così fosse spero per lei ben remunerato.