Omeopatia: medicina della Complessità dell’uomo e del vivente

Condividi questo articolo
Share

3 giorni di Simposio con 2 giorni di Workshop dal 24 al 28 Ottobre alla Scuola di Medicina Omeopatica di Verona con la partecipazione del fisico FRITJOF CAPRA 

“Mi sembra che i concetti sviluppati recentemente nella teoria della complessità e nelle teorie dei sistemi viventi possano essere utili per formulare alcuni dei principi omeopatici nel linguaggio scientifico contemporaneo, il che potrebbe facilitare dialoghi fruttuosi tra medici omeopatici d’una parte e teorici della complessità e dei sistemi viventi dall’altra”.
Queste le parole del fisico americano Fritjof Capra ospite del Simposio organizzato dalla Scuola di Medicina Omeopatica di Verona e autore del bestseller epocale “il Tao della Fisica” pubblicato nel 1975 a Berkeley, California, che ha avuto ben 43 edizioni ed è stato tradotto in 23 lingue.
Il fisico così continua: “Viviamo in un’epoca scientifica, e quindi per le agenzie del governo e le istituzioni accademiche non basta dimostrare che un rimedio omeopatico sia efficace. Bisogna dimostrare anche come opera nel corpo umano.
Credo dunque che abbiamo bisogno urgentemente di una scienza dell’Omeopatia. Oggi dovrebbe essere possibile sviluppare una tale scienza, poiché c’è molto nella tradizione omeopatica che è in accordo con la concezione sistemica della vita, e con la corrispondente concezione della salute che vi ho presentato. La terapia omeopatica consiste nel far corrispondere lo schema dei sintomi che sono caratteristici del paziente con uno schema simile caratteristico del rimedio. Quando il rimedio è preso, si ritiene che il suo schema d’energia entri in risonanza con lo schema d’energia del paziente, inducendo in tal modo il processo di guarigione.
Il fenomeno della risonanza sembra essere centrale alla terapia omeopatica. Mi pare che la teoria della complessità, e in particolare la teoria della dinamica dell’emergere, potrebbe offrire un linguaggio alquanto più preciso per descrivere questi fenomeni. Secondo la teoria della complessità, il processo dell’emergere è caratteristico di sistemi non lineari, e le reti auto-organizzative dell’organismo umano con i loro circoli di feedback psicosomatici certamente sono assai non lineari. Quando una tale rete vivente è perturbata — così dice la teoria — risponderà di una maniera specialmente decisa alle perturbazioni che corrispondono alla propria struttura. Questo sarebbe la “risonanza” fra lo schema dei sintomi e lo schema d’energia del rimedio omeopatico. La teoria della complessità descrive in grande dettaglio come la risposta dell’organismo coinvolga una rapida amplificazione della perturbazione attraverso i circoli di feedback della rete, finché il sistema totale raggiunge un cosiddetto “punto di biforcazione” dove uno stato nuovo d’equilibrio può emergere.”
La particolarità di questo convegno, sostengono gli organizzatori, è il significato di apprendere in itinere. Il convegno è aperto ad ogni partecipante che si voglia mettere in gioco nel condividere la sua esperienza e suoi dubbi. Sono certi che dalla condivisione possa emergere un nuovo Sapere utile a ciascun medico omeopata e non omeopata, ad ogni studioso delle Scienze della Complessità e ad ogni singolo paziente.
Credo che in un periodo di sterili polemiche e continui attacchi all’omeopatia queste siano risposte forti e propositive. L’ambizioso tentativo di riformulare l’orizzonte concettuale dell’omeopatia nel linguaggio scientifico contemporaneo merita sostegno e coraggiosa partecipazione. Il simposio vede infatti la partecipazione di fisici, clinici, epistemologi e psicologi quali: Paolo Benedetti, Gianluca Bocchi, Avasa Bodhi, Ernesto Burgio, Claudio Cardella, Fiorella Cerami, Ciro D’Arpa, Nicola Del Giudice, Vittorio Elia, Giuseppe Fagone, Daniele La Barbera, Francesco Marino, Raffaella Pomposelli, Dario Spinedi, Maurizio Trionfi.
Tutti accomunati dalla convinzione che nella ricerca della comprensione dei più fini meccanismi che sottendono la complessità della vita si riveli più utile un approccio nuovo, naturale evoluzione di quello analitico parcellizzante caro alla attuale scienza medica.

http://www.lastampa.it/2011/10/05/blogs/appuntamento-con-l-omeopatia/omeopatia-medicina-della-complessita-dell-uomo-e-del-vivente-xjNh5fiyLwtzLbgEgQXKOL/pagina.html

Condividi questo articolo
Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *