Il vento gira. cambia direzione. Improvvisamente, dopo mesi di bolina stretta con vento contro, sul naso, di onde che ti si frangono addosso, di posizione disagevole al timone per la barca sbandata, freddo che ti congela il respiro e il cuore, ecco che il vento muta e la tua navigazione cambia istantaneamente qualità. La barca si raddrizza e la tensione delle vele si riduce e la tua percezione del vento sulla pelle diventa piacevole: hai il vento al giardinetto o in poppa. Ti spinge, va nella tua stessa direzione.
La metafora velistica rispecchia la palingenesi della libertà di pensiero dei medici non allineati al pensiero unico in questa nazione che era oramai ostaggio del potere economico delle case farmaceutiche, degli imbecilli asini raglianti (chi a comando e chi irrecuperabile convinto) e dei politici corrotti.
Alla precendente ministra della salute Beatrice Lorenzin, che, forte della sua maturità liceale ha dato la peggior rappresentazione del burattino nelle mani di poteri forti , è subentrata una donna con competenze di settore (è un medico), idee e programmi definiti. Chi ha lavorato precedentemente con lei ne parla in modo molto positivo. Saremo spettatori di un reale cambiamento? Il percorso che Giulia Grillo ha dinnanzi è sicuramente molto accidentato e impervio ma una giovane donna determinata ha le energie per riuscirci.
Non so che posizione avrà nei confronti delle Medicine non Convenzionali, omeopatia in testa, ma solo assistendo ad una serie di ribaltamenti di fronte incredibili ed inaspettati da parte delle forze che ci sono sempre state fortemente ostili soprattutto negli ultimi anni (Federazione del Ordini del Medici e Istituto Superiore di Sanità) penso che qualcosa stia davvero cambiando.
Un articolo di ieri del senatore Maurizio Romani su Quotidianosanità.it, è il primo segno tangibile di questo cambiamento.
Colpo di scena: Ricciardi apre all’Omeopatia istituendo un tavolo tecnico
01 GIU – Gentile direttore,
con buona pace di Beatrice Lorenzin, Silvio Garattini e tutti i ‘poteri forti industrial-universitari’, Walter Ricciardi ha deciso di aprire all’omeopatia, istituendo proprio all’Istituto superiore di sanità un tavolo tecnico.
L’inaspettato colpo di teatro segue alla richiesta fattagli dal presidente della federazione dei medici (Fnomceo), il sindacalista pugliese Filippo Anelli, vice segretario dei medici di base dal novembre 2016.
Non si finisce mai di stupirsi.
Dopo averne negato le basi scientifiche, Walter Ricciardi ha deciso, inaspettatamente, di aprire all’Omeopatia, istituendo proprio all’Istituto superiore di sanità un tavolo tecnico. La decisione fa seguito alla richiesta a lui rivolta dal presidente della federazione dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli.
Di seguito il testo della lettera inviata da Filippo Anelli a Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e, di seguito, la risposta di Ricciardi ad Anelli.
“Egregio Presidente Ricciardi,
come Le è noto, da tempo la FNOMCeO ha posto l’attenzione sull’esercizio professionale delle medicine non convenzionali e ha assunto, assumendosene la responsabilità, proprie determinazioni, finalizzate alla tutela della salute dei cittadini, individuando quali professionisti legittimati a detto esercizio esclusivamente i medici e gli odontoiatri.
Oggi la FNOMCeO nell’ambito di un progetto teso a contrastare la disinformazione in medicina e a smentire le Fake News che, soprattutto attraverso il web, inducono falsi convincimenti nell’opinione pubblica con gravi rischi di abbandono dei percorsi di cura validati per scelte di automedicazione non scientificamente provate, si è attivata promuovendo un incontro con alcune associazioni di omeopati.
Nell’occasione è stata sottolineata la priorità del rispetto del Codice di Deontologia medica e l’intento di avviare un confronto con gli esercenti in ambito non convenzionale, sereno senza degenerazioni che non gioverebbero ad alcuno ma piuttosto aumenterebbero le perplessità tra i cittadini.
Le reazioni registrate in questi giorni sia favorevoli che contrarie, inducono a ritenere che siano maturi i tempi per una interlocuzione con il massimo organo tecnico-scientifico in materia di salute pubblica, ovvero l’Istituto Superiore di Sanità, da lei presieduto.
La richiesta sulla quale si chiede di convenire è quella dell’apertura presso l’ISS, di un Tavolo di confronto per la revisione della letteratura scientifica e delle evidenze disponibili sulla omeopatia che preveda la partecipazione oltre che della FNOMCeO anche dei docenti universitari interessati e dei referenti nazionali delle società scientifiche del settore.
Restando in attesa di un Suo cortese riscontro, si inviano i più cordiali saluti.
Filippo Anelli”
La lettera di risposta di Walter Ricciardi
“Gentile Presidente,
nel riscontrare la proposta di apertura presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) di un Tavolo di confronto per la revisione della letteratura scientifica e delle evidenze disponibili sulla omeopatia che preveda la partecipazione oltre che della FNOMCeO anche dei docenti universitari interessati e dei referenti nazionali delle società scientifiche di settore, ritenendo che questa iniziativa sia di particolare importanza per garantire ai cittadini corrette informazioni basate sull’evidenza scientifica, sono lieto di comunicarLe l’accoglimento della Sua proposta.
Cordiali saluti.
Walter Ricciardi”
Una situazione come questa era impensabile anche solo 3 mesi fa quando, sull’onda lunga dei finanziamenti delle case farmaceutiche a tutti i media e a professionisti compiacenti , la campagna contro l’omeopatia e tutte le MnC stava raggiungendo il suo apice.
Ricordo che proprio Walter Ricciardi, in tutte le immotivate e frequenti interviste sulle MnC che rilasciava, definiva gli omeopati cialatani, stregoni e indegni di indossare il camici bianco.
Ricordo che il presidente della federazione dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli ha sostenuto quella volgare campagna diffamatoria del sito pagato da noi medici “dottore è vero che..” dove la scheda sull’omeopatia fu affidata consapevolmente al noto blogger antiomeopatia Salvo Di Grazia famoso per la sua scarsa elasticità mentale e caparbietà nel ripetere incessantemente valanghe di fake news sul suo sito Medbunker.
Non mi stupirei che anche Burioni, il paladino dei vaccini e fustigatore dei medici non troppo allineati al pensiero unico cioè il suo, rilasciasse una intervista dicendo che lui ha sempre curato i suoi cari con l’omeopatia perchè i farmaci tradizionali e i vaccini possono avere effetti collaterali.
Sarà uno spettacolo interessante vedere chi inseguiva davvero una meta, una idea, una convinzione perchè ci credeva e chi seguiva solo da direzione del vento del momento. Questi ultimi sono consapevoli che navigare controvento è faticoso e preferiscono cambiare porto di attracco pur di stare comodi.
Rimane Salvo di Grazia che, forse credendo davvero alle sue false notizie, poverino, si troverà alle scotte di una piccola barca tutta sbandata, zuppo d’acqua nonostante la cerata e con Silvio Garattini al timone che lo subissa di comandi.
Caro Alberto, come tu sai, mi occupo di politica omeopatica da decenni e debbo dire che tale “apertura” inaspettata verso l’Omeopatia da parte delle istituzioni ordinistiche e scientifiche statali non mi entusiasma proprio, anzi mi provoca una forte apprensione, se non terrore.
Infatti io vedo la situazione in un angolatura completamente diversa.
1) L’appoggio politico alla lobby anti-Omeopatia (Renzi-Lorenzin) è venuto meno con le elezioni del 4 marzo e il Governo varato il 1° giugno [nota: nessuno lo ha ancora sottolineato, ma io sono convinto che buona parte dell’insuccesso dei due personaggi sia dovuto alla vergognosa campagna contro gli ipotetici anti-vax, associata in corso d’opera, in fase pre-elettorale, alla campagna contro l’Omeopatia, con forzature mediatiche e parlamentari palesemente dittatoriali, fortunatamente ben percepite dai cittadini italiani]. Ora la stessa lobby sta cercando a mio parere di risolvere velocemente il problema Omeopatia prima che gli sfugga il potere di mano.
2) Il grazioso invito della FNOMCeO, pochi giorni dopo l’emissione del documento FNOMCeO contro l’Omeopatia non può essere interpretato come favorevole.
3) A me sembra che si stia riproducendo la “strategia-linciaggio” già sperimentata dalle varie trasmissioni (di cui tu personalmente sei stato -della peggiore trasmissione- testimone-vittima, anche se te la sei cavata egregiamente, che meglio non si poteva): in soldoni, sulla scia della campagna stampa ampiamente faziosa e intellettualmente disonesta
perpetrata finora, un pronunciamento definitivo dell’ISS contro l’Omeopatia, come senz’altro si prospetta, sarebbe la CONDANNA FINALE, IRREVOCABILE e MORTALE PER L’OMEOPATIA. A quel punto si potrebbe anche verificare quello che Garattini aveva già proposto, apparentemente in maniera utopistica, in un articolo su MicroMega, cioè di cacciare tutti gli omeopati dalla FNOMCeO e chiuderli in un ghetto.
Ora dipenderà dalla abilità dei rappresentanti della Omeopatia presso tali istituzioni di difendere e affermare la nostra disciplina. Ma ho timore che, se tali rappresentanti non cambieranno atteggiamento, finora dimesso e in rimessa con il cappello in mano, la sconfitta sarà inevitabile.
Sarebbe necessario attualmente:
1) Pretendere che il contatto con l’ISS sia considerato come un “tavolo di dialogo PARITARIO e PERMANENTE” sulla validazione dell’Omeopatia, evitando giudizi sommari da Santa Inquisizione come si sta prospettando.
2) ESIGERE L’IMMEDIATA SOSPENSIONE DI OGNI CRITICA DISTRUTTIVA PREGIUDIZIALE SULL’OMEOPATIA (già ci hanno fatto troppi danni). Tale azione in opera non dovrebbe impedire ai medici di esercitare tranquillamente la propria professione. Anzi si dovrebbe riacquistare rapidamente credibilità.
3) Ritardare il più possibile l’inizio della trattativa, in attesa che il potere della lobby anti-Omeopatia perda potere, osservando il consolidamento dell’attuale Governo e prendendo contatti con la Ministra Grillo che già in passato ha dato prova dell’interesse per l’Omeopatia quando convocò, anni fa a Roma, i rappresentanti delle associazioni omeopatiche per il problema della registrazione dei medicinali omeopatici (c’ero anch’Io).
Sono convinto che gli omeopati italiani abbiano in mano la possibilità mai avuta prima di rimonta e addirittura di rovesciamento della situazione a noi sfavorevole.
Non ci facciamo fregare!!!
Pindaro Mattòli
http://www.omeopatia-mattoli.eu
PALINGENESI DI UN MEDICO OMEOPATICO
Caro Pindaro il tuo commento mi onora e le tue preoccupazioni sono le mie.
Ci conosciamo da più di trent’anni ed entrambi abbiamo vissuto e partecipato alla rinascita della omeopatia italiana assieme a tutti i colleghi del tempo e con loro abbiamo partorito la nostra amata federazione, la FIAMO. Abbiamo imparato a navigare tra le onde prima del disinteresse poi delle prime aperture poi del graduale consolidamento del nostro ruolo nell’ambito della classe medica italiana.
Solo da qualche anno abbiamo assistitito ad un crescere di aggressività mediatica nei nostri confronti. Inizialmente tutto ciò ci ha preoccupati e ci ha colto impreparati in quanto ormai più propensi alla pace, infatti avevamo nel tempo abbassato la guardia, sotterrata l’ascia di guerra. L’onda dell’aggressione è cresciuta fino a farci temere che potesse diventare uno tsunami e travolgerci cancellando, con noi, il nostro lavoro.
Non erano ancora chiare le collusioni dei vari politici al potere con le aziende farmaceutiche e tutta l’architettura del progetto che mirava a zittire qualsiasi voce non perfettamente allineata al pensiero unico per poter finalmente vendere indisturbati i loro vaccini. Fake news a volontà su epidemie inesistenti, balle colossali citate da tutti i vari menestrelli del potere su stampa e tv. Finalmente, ciò che il presidente della Glaxo molti anni fa aveva raccontato in una intervista sulla rivista economica Fortune, si era realizzata: poteva finalmente vendere farmaci a tutte le persone sane!
Noi omeopati eravamo nel pacchetto “risoluzione finale”.
Se la loro aggressione è stata così massiccia è perchè sanno che siamo molto forti, non nel numero nè nei mezzi mediatici, ma perchè siamo convinti di ciò che facciamo e perchè l’omeopatia funziona.
Sicuramente il generale Patton non avrebbe mosso un esercito enorme sapendo di confrontarsi con quattro gatti mal equipaggiati.
Bene ora ci troviamo con una situazione che FORSE sta cambiando. Non sto assolutamente cantando vittoria sia chiaro. Se una possibilità di incidere attraverso la politica su ciò che il potere finanziario economico legato a Big Pharma ha deciso per noi questo è il momento. Mi sbaglierò ma mi fido di più di una collega (Grillo) che ha già dato in passato segni di coerenza e soprattutto conosce i problemi dall’interno essendo un medico, che non di una lacchè di partito (Lorenzin) che si è fermata alla licenza liceale.
Pertanto, pur condividendo con te i timori, penso che ciò che sta succedendo non sia un tentativo di “risolvere velocemente il problema omeopatia” da parte delle vecchie lobby quanto un rapido adattamento del sistema (leggi Ricciardi e Anelli) al vento che gira. Meglio cambiare divisa prima che comincino i rastrellamenti.
Riguardo alla “strategia linciaggio già sperimentato nelle varie trasmissioni” dove mi citi come testimone-vittima per la puntata di Piazza Pulita di novembre scorso, ti dirò che l’esperienza così grottesca in cui mi sono trovato, l’inganno spiazzante visto che mi erano state garantite ben altre cose, il mio comportamento rispettoso delle regole e non aggressivo, mi ha cambiato e mi ha fatto capire che non è più tempo di correttezza e rispetto delle regole perchè ci stiamo scontrando con gli Unni che regole non hanno.
Oggi, consapevole di ciò, penso che le loro trasmissioni possano tornare sempre a nostro vantaggio se cambia il nostro atteggiamento. Anche l’arte della guerra mediatica ha le sue regole e le sue strategie. Bisogna impararle.
E’ tempo che ci si renda conto di chi siamo noi.
I medici omeopati sono una razza eletta e fortunata per aver riscoperto e CAPITO l’omeopatia. La cosa non è data a tutti.
Non tutti hanno la sensibilità intellettuale, la mancanza di pregiudizio, l’elasticità mentale, la curiosità, il senso critico e l’amore per la ricerca della bellezza terapeutica.
Tu sei fortunato perchè i tuoi avi sono stati famosi omeopati di successo e hai sempre respirato un’aria “dinamizzata”, io invece l’ho scoperta per caso quasi come trovare una edizione rara di un libro su una bancarella di antiquariato.
Quando ho cominciato la mia attività a Torino nei primi anni 80 eravamo in tre a fare gli omeopati: Armida Rebuffi, Paolo Martra ed il sottoscritto. Nessuno avrebbe scommesso un centesimo su di me, mia madre per prima, visto che continuava a sollecitarmi a fare un’altra specialità. Eppure il piacere di scoprire sempre più cose del messaggio rivoluzionario dell’omeopatia mi ha fatto mollare tutto il resto. Ero convinto di aver trovato LA STRADA. Mi ripetevo EUREKA!!
Di una cosa sono certo: che l’omeopatia sarà la medicina del futuro. Tra 200 anni le pillole, le compresse, le fiale faranno bella mostra in qualche teca dei musei di medicina e solo più le energie saranno il veicolo di guarigione. Probabilmente non esisteranno più neppure i granuli o le gocce ma il veicolo a quel punto non conterà più perchè sarà più importante l’informazione per la guarigione.
Pertanto se il nostro atteggiamento negli anni ’80 era del tipo “scusate se esisto e faccio cose strane” oggi deve essere rigorosamente “ho molte cose da aggiungere al sapere medico”.
La medicina che abbiamo vissuto come medicina romantica in realtà si è rivelata essere portatrice di un nuovo paradigma terapeutico che si sta sempre più consolidando nel mondo. La vera personalizzazione della terapia, tanto invocata dalla medicina biologica noi la facciamo da più di 200 anni.
Ora i lavori scientifici ci sono, (sempre troppo pochi daccordo), ma almeno sufficienti per sedersi ad un tavolo e discuterne come spero si riesca a fare al ISS.
Concordo con te che un “atteggiamento dimesso e in rimessa con il cappello in mano” va archiviato e che si possa solo accettare “un tavolo di dialogo paritario e permanente”. Oggi abbiamo ricercatori di alto livello che possono partecipare a quel tavolo. In Italia abbiamo i migliori ricercatori nel campo delle ricerca di base in omeopatia.
Tutta la pressione di questi ultimi tempi non ha fatto altro che risolvere un nostro annoso problema: la frammentazione. Infatti ci hanno reso più coesi e consapevoli del valore del messaggio che portiamo.
In altri termini ci hanno obbligato a far fronte comune e diventare dei battaglieri orchiclasti.
un abbraccio caloroso.
Alberto
Grazie Alberto per le tue parole.
Grazie per la tua energia positiva ripetutamente e pazientemente dinamizzata in tanti anni di lavoro.
Anch’io come Pindaro sono sospettoso e dubbioso, ma se chi andrà a parlare con il caro Collega Ricciardi sarà deciso come te, allora sono convinto che sarà pur sempre un incontro positivo.
Anch’io sto scalpitando per il desiderio di scendere in campo: questa battaglia dobbiamo combatterla fino in fondo e questo è un momento apparentemente molto buono.
Ci saranno sicuramente altre battaglie e altri momenti buoni, ma questo non dobbiamo farcelo scappare.
In ogni caso, anche se si perderà qualche piccola battaglia, noi dobbiamo essere certi che vinceremo la guerra, perché l’Omeopatia può dire, diversamente da qualsiasi farmaco, che da duecento anni combatte ed è sempre rimasta in vita. I farmaci e le teorie allopatiche invece nascono e quasi sempre muoiono, qualcuno sopravvive da molto tempo, ma, oltre a creare anche molti danni, non può certamente dire di vivere da due secoli.
Un caro abbraccio
Roberto Gava