Finalmente l’omeopatia di qualità

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un documento degli Assessori alla Salute delle Regioni per la formazione del medico omeopata 

Negli ultimi trent’anni l’omeopatia ha conosciuto un crescente successo riprendendo l’antica fama planetaria della seconda metà dell’800. Attualmente 12000 medici in Italia praticano questa disciplina e tra i 13 milioni di italiani che ne fanno ricorso il 71,3 % ritiene di aver avuto beneficio dalla cura.
Eppure, nonostante l’omeopatia sia la medicina non convenzionale più usata in Italia nulla è stato fatto finora per normare la formazione del personale medico.
Per trent’anni la preparazione del medico omeopatico è stata fornita da scuole organizzate da associazioni di medici o da strutture didattiche legate a case farmaceutiche omeopatiche. I corsi prevedevano programmi molto diversi tra loro con durata e monteore estremamente variabile e una conseguente preparazione del medico disomogenea.
Per rimediare a questo problema, negli anni 80, la classe medica omeopatica italiana fondò la U.S.I.O.H. (Unione Scuole Italiane di Omeopatia Hahnemanniana) per tentare di uniformare i corsi in programmi e durata. Nel 1990 venne poi fondata la F.I.A.M.O. Federazione nazionale delle Associazioni dei medici omeopatici che prese il testimone lasciato dalla precedente esperienza e istituì il Dipartimento Scuole, Formazione e Insegnamento FIAMO con omogeneizzazione dei corsi. Il percorso formativo di questa istituzione è attestato a 600 ore di lezione in corsi triennali e rappresenta la più grande istituzione formativa italiana in questo campo.
Nel luglio 2012 gli Assessori alla Salute delle Regioni italiane hanno approvato una proposta destinata allo Stato-Regioni che dovrebbe uniformare ufficialmente la formazione nell’ambito delle medicine non convenzionali (omeopatia, agopuntura e fitoterapia).
Il dott. Elio Rossi, omeopata, uno degli autori della proposta approvata dagli assessori alla Salute ci conferma: “Abbiamo l’accordo di tutti gli assessori alla Salute. Adesso puntiamo al via libera dello Stato-Regioni. Lo facciamo principalmente per i pazienti, perché possano scegliere professionisti accreditati e riconosciuti dall’Ordine dei medici. Troppe proposte di legge fino ad oggi erano rimaste lettera morta».
La formazione prevista dal documento è di 3 anni con 400 ore di lezioni teoriche e 100 di pratica e dovrebbe trattarsi di una specie di specializzazione post laurea. Questo strumento permetterà poi di istituire degli elenchi presso gli Ordini dei Medici consultabili dai pazienti che potranno verificare in qualsiasi momento la effettiva competenza del medico ed eventualmente smascherarne l’improvvisazione.
In realtà questo tema era già stato affrontato dalla FIAMO che da anni ha istituito, con la Società Italiana di Medicina Omeopatica SIMO, il Registro Italiano dei Medici e Veterinari Omeopati Accreditati a cui si può accedere per effettivi crediti acquisiti e verificati e che è consultabile dal pubblico in rete.
Un elenco super partes risolverebbe però la vexata quaestio dell’auto referenzialità.
Inoltre, per rispettare le restrizioni della spending review, il documento spiega che “tale percorso formativo non prevede un aggravio di spesa né per le Regioni né per lo Stato, poiché i corsi sono a carico dei singoli professionisti e la gestione dei registri/elenchi di esperti è a carico degli Ordini professionali competenti”.
Recentemente anche l’Università ha cominciato a proporre percorsi formativi nel campo delle MnC con una difformità che è necessario regolare per i problemi sopra esposti.
Al momento l’unica Università che propone un Master di II livello di formazione professionale è quella di Bologna facoltà di Medicina e Chirurgia. Questo Master è riservato esclusivamente ai laureati in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e ha come scopo la formazione (in considerazione delle linee guida per la formazione nelle MNC emanate dalla FNOMCeO) di Medici Professionisti Competenti in uno dei 3 indirizzi: Medicina Omeopatica, Medicina tradizionale cinese con Agopuntura, Fitoterapia medica. Il programma si svolge in 350 ore di didattica frontale e seminari più 300 ore divise tra stage pratico e project work. Al termine si acquisisce il Diploma Universitario di Master Professionalizzante. 60 Crediti Formativi Universitari ed esonera dai crediti ECM per gli anni di svolgimento in riferimento alla normativa vigente.
Dobbiamo pretendere una omeopatia di qualità!

http://www.lastampa.it/2012/09/21/blogs/appuntamento-con-l-omeopatia/finalmente-l-omeopatia-di-qualita-JO671oFGtJSy9A8i7tocIM/pagina.html

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