Quel gran pasticciaccio brutto dei vaccini in Italia: Per qual prezzo vendeste il mio bene? A voi nulla per l’oro sconviene….

Rigoletto Giuseppe Verdi
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Sono uno dei 130 firmatari della ormai famosa lettera inviata nel 2015 dal dott. Roberto Gava e dal dott. Serravalle al direttore dell’Istituto Superiore di Sanità Prof. Ricciardi dove, in modo aperto e propositivo si riconosceva il ruolo fondamentale dei vaccini nella salute pubblica ma si chiedeva un confronto di  farmacovigilanza per le criticità che , secondo la nostra esperienza clinica personale, certi vaccini  potevano provocare.

Sono passati 2 anni senza alcuna risposta e, come risultato, il dott. Roberto Gava è stato etichettato come NO-VAX e radiato dall’Ordine dei medici di Treviso con il collega dott. Miedico radiato da quello di Milano e molti colleghi di quella lista stanno subendo pressioni da caccia alle streghe in tutti gli Ordini di appartenenza. Il tutto con il plauso del Prof. Ricciardi.

Ho aspettato parecchio tempo prima di esprimere un mio pensiero. Non intendevo dare spazio a risposte istintive sull’onda dell’indignazione popolare dilagante per questa legge sui vaccini.

Anche io condivido il pensiero comune ben descritto in un passaggio di una lettera di Paolo Canetti che dice:

Come cittadino sono sconcertato. Al di là di qualunque opinione si possa
avere in tema di vaccini, il solo fatto di aver utilizzato un decreto
legge, una misura urgente, sottraendolo al dibattito parlamentare, quando
non sussiste alcun pericolo per la salute pubblica, è pura demagogia,
volontà di calpestare quel poco che rimane di sovranità popolare e
democrazia.

In quei giorni infuocati dove il fuoco di fila mediatico arrivava  da ogni parte in modo martellante ne abbiamo sentite di tutti i generi.

Dal Prof.  Roberto Burioni,  ricercatore e professore Ordinario di Microbiologia e Virologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, paladino dei vaccini su ogni canale di comunicazione, che così apostrofava chi sollevava qualche critica su Facebook

al dott. Alberto Villani, presidente della Società italiana di Pediatria e responsabile dell’Unità Operativa di Pediatria dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma che faceva affermazioni alquanto improbabili: “Contestano alle case farmaceutiche e ai medici di consigliare i vaccini per soldi, ma la verità è che intorno ai bambini non vaccinati girano interessi economici molto forti e questo spiega anche l’aggressività (?) del mondo no vax.”

I toni di minaccia, intimidatori e dittatoriali mi ricordarono il mio ventesimo compleanno, il 24 marzo 1976, quando il Generale Jorge Rafael Videla saliva  al potere in Argentina. Un suo generale, Iberico Saint Jean, governatore militare della provincia di Buenos Aires sintetizzò così il suo metodo repressivo: “Prima elimineremo tutti i sovversivi; poi elimineremo i loro collaboratori; poi i loro simpatizzanti; poi chi rimarrà indifferente, e infine elimineremo gli indecisi.”

Gradualmente il fumo dell’artiglieria cominciò a diradarsi e qualche notizia meno parziale cominciò a girare fino a creare una cronologia interessante. Per capire le dinamiche sottese alla situazione  Marcello Pamio mise in rete questo documento.

Attenzione alle date…
Tutto inizia il 2 aprile 2014 quando il premier Matteo Renzi è ricevuto nella City di Londra per incontrare i massimi dirigenti di Vodafone; Lloyds; British Bankers Association; BAE Systems; Credit Suisse; BP; HSBC holdings; London Stock Exchange; PwC LLP; Silver Lake; BT Group, cioè la creme della creme globalista.
Il 29 settembre 2014 a Washington avviene qualcosa di molto interessante.
Da quel giorno e per i successivi cinque anni (fino al 2019) l’Italia guiderà le strategie e le campagne vaccinali nel mondo. Chi lo ha deciso? il Global Health Security Agenda (GHSA) che si è riunito alla Casa Bianca.
L’Italia purtroppo era rappresentata dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, dal Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) Sergio Pecorelli e da uno strano soggetto, il dottor Ranieri Guerra, consigliere scientifico dell’ambasciata a Washington che sarà presente alla conferenza stampa a giugno 2017 dopo la pubblicazione del decreto sui vaccini in Gazzetta Ufficiale.
Il 7 ottobre 2014 il primo ministro pro tempore Matteo Renzi incontra i dirigenti delle multinazionali del farmaco per approntare una strategia comune di vendita della merce.
E’ la prima volta che un primo ministro incontra un gruppo di Ceo della farmaceutica a Palazzo Chigi.
Presenti all’incontro: Pier Carlo Padoan, Federica Guidi, Beatrice Lorenzin, Maria Elena Boschi e il sottosegretario Luca Lotti.
Dicembre 2015 la Glaxo se ne esce titolando nei giornali a caratteri cubitali: «Esubero di personale alla Glaxo di Siena»; «Glaxo, è allarme licenziamenti»; «E a Verona chiude la Glaxo. Senza lavoro 600 ricercatori».
A metà dicembre il direttore dell’AIFA Sergio Pecorelli, quello presente alla Casa Bianca per l’investitura ufficiale è stato costretto a dimettersi per «gravi conflitti d’interesse» con le lobbies farmaceutiche ovviamente. Si dice che l’AIFA abbia elargito 20 milioni di euro alla Glaxo…
Ad aprile 2016 colpo di scena: la Glaxo che solo qualche mese prima doveva chiudere, magicamente ora investe 1 miliardo di euro in Italia. Perché l’azienda leader mondiale di vaccini investe in Italia? Per caso i dirigenti si attendevano un’escalation di patologie infettive?
Non tutti sanno che il cuore del business dei vaccini è in due città: Siena dove si fa R&S (Ricerca & Sviluppo) e Pisa dove avviene la produzione vera.
Qual è la regione dove è partita la falsa epidemia di meningite? Esatto la Toscana.
Nella primavera del 2016 inizia l’accanimento nei confronti di medici e ricercatori che mettono in discussione non solo i vaccini in quanto tali, ma la pratica vaccinale.
A luglio 2016 avviene il passaggio cruciale: la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) pubblica il «Documento sui vaccini».
Ricorda molto il Malleus Maleficarum (Il Martello delle Streghe), il testo scritto dai frati domenicani e pubblicato nel 1487 che diede inizio alla ferocissima repressione della santissima Inquisizione.
Il 29 settembre 2016 al congresso alla GSK dal titolo «Come sarà la vaccinazione del futuro?» figura tra gli ospiti d’onore  Matteo Renzi. Dalla sala della più importante multinazionale che produce vaccini Renzi propone pubblicamente di radiare i medici che mettono in discussione i vaccini.
Dopo la pubblicazione del documento della FNOMCeO e le  dichiarazioni del premier, iniziano guarda caso le prime radiazioni dei medici coinvolti.
Il 19 maggio 2017  Beatrice Lorenzin, Maria Elena Boschi e Valeria Fedeli presentano il decreto legge per imporre le vaccinazioni di massa, triplicandone il numero: da 4 a 12.
Il 7 giugno 2017 il presidente della repubblica Sergio Mattarella, ex giudice costituzionale, firma uno dei decreto più incostituzionali che si siano mai visti. Il decreto, nonostante non vi sia nessuna urgenza, nonostante non vi sia nessuna epidemia o rischio per la salute pubblica viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Ora si attende la conversione in legge che deve avvenire entro 60 giorni dalla pubblicazione.
Alla conferenza stampa del Ministero della Salute oltre alla ministra diplomata al classico vi era anche il dottor Ranieri Guerra visto prima. Cosa c’entra il consigliere scientifico dell’ambasciata di Washington a Roma?

(12 giugno 2017 Nuovo esposto del Codacons all’Anac sulle vaccinazioni. L’associazione consumatori ha chiesto all’Autorità anticorruzione se «sia lecito che il dirigente del ministero della Salute, Ranieri Guerra, firmi atti pubblici sui vaccini sedendo, come da curriculum, nel Cda della Fondazione Glaxo, che come noto produce il vaccino esavalente venduto in Italia».
«Risulterebbe che Guerra abbia firmato tutti gli provvedimenti sui vaccini anziché astenersi come dovuto, in base all’articolo 323 del Codice penale», è la contestazione del Codacons, che intanto parla di «gran successo per la petizione contro il decreto Lorenzin, che in pochi giorni ha raccolto oltre 20 mila firme.)

C’entra eccome. Si tratta di un medico pluri-specializzato dotato di un curriculum eccezionale con incarichi prestigiosi nazionali ed internazionali a non finire.
La cosa molto interessante è che si tratta del Consigliere di Amministrazione della Fondazione Glaxo-Smith-Kline e della Società Exosomics di Siena presso Siena Biotech Fondazione Monte dei Paschi…
Ranieri è il perfetto anello di congiunzione tra le istituzioni, la Glaxo, il ruolo dell’Italia quale «Capofila delle politiche vaccinali mondiali» e il decreto Lorenzin.
Tutto torna alla perfezione.
Ma ovviamente lo stanno facendo per la salute dei nostri bambini che rischiano di morire tragicamente di varicella, pertosse e morbillo: terribili flagelli del Terzo millennio.

Magari non tutto sarà andato come il pensiero complottista afferma ma intanto, nel frattempo, cominciano ad emergere conflitti di interesse importanti anche da parte del dott Roberto Burioni, il paladino delle vaccinazioni onnipresente in quei giorni in televisione.

http://patents.justia.com/inventor/roberto-burioni

http://www.pomonaricerca.com/

http://www.patentsencyclopedia.com/app/20100143376

http://www.patentsencyclopedia.com/app/20120165211

http://www.patentsencyclopedia.com/app/20120115741

http://www.patentsencyclopedia.com/app/20100316563

http://www.patentsencyclopedia.com/app/20100143376

http://www.patentsencyclopedia.com/app/20100074906

Marco Bobbio, cardiologo e figlio del grande Norberto,  da anni denuncia «i rischi di una medicina senza limiti», la tendenza delle multinazionali del farmaco ad acquisire con ogni mezzo fette sempre più ampie di «mercato», magari assoldando degli scaltri pubblicitari per indurre, a partire dai dati reali, una vera e propria campagna terroristica sui rischi del colesterolo, e via dicendo (Marco Bobbio, Il malato immaginato, Einaudi 2010) e Ivan Cavicchi, filosofo,  ha denunciato l’abuso dei recenti casi di radiazioni di medici che si erano espressi in maniera critica nei confronti dell’obbligo vaccinale (non dei vaccini in sé, sia detto una volta per tutte).

Uno di questi medici è Dario Miedico, 77 anni, tra i fondatori di Medicina Democratica: una vita spesa per difendere il diritto alla salute dei lavoratori e dei cittadini.

Personalmente non ho strumenti per trarre alcuna conclusione ma un dubbio mi perseguita: se i vaccini fossero prodotti da laboratori NO PROFIT e non ci fosse tutto questo giro d’affari ( la spesa per attuare il nuovo piano vaccinale (2017-19) è altissima, 620 milioni di euro, circa 300 in più rispetto al precedente) avremmo assistito a questo carosello di aggressività mediatica o non invece ad un  moderato e costruttivo dibattito scientifico?

In Italia la corruzione è una triste consuetudine.  Pochi giorni fa si è svelato l’ennesimo caso a Venezia con l’arresto di 14 persone, tra cui 3 funzionari della Agenzia delle Entrate e due ufficiali della Guardia di Finanza, che, con un giro di mazzette di 250mila euro, posti di lavoro per familiari e gli immancabili Rolex, avrebbero garantito ad alcune aziende un abbattimentio delle imposte fino all’80%.

Non molti anni fa (Tangentopoli anni 90) un ministro della Sanità (Francesco De Lorenzo chiamato all’epoca “Sua Sanità”) finì in carcere con il famoso Duilio Poggiolini, direttore generale del servizio farmaceutico nazionale del Ministero della Sanità nonchè membro della loggia massonica P2, l’uno per mazzette ricevute per favorire l’introduzione dell’obbligatorietà del vaccino anti-epatite e l’altro passato alla storia per i lingotti d’oro delle tangenti nascosti nei puff del salotto e, recentemente, per un tesoro di 26 milioni di euro di mazzette ritrovato in un caveau di Bankitalia.

La grande differenza tra queste realtà è che, se in un caso tutto il peso  gravava sulle tasche del contribuente, in quest’altro c’è di mezzo anche la salute dei nostri figli.

Forse aveva ragione Rigoletto quando cantava “Per qual prezzo vendeste il mio bene? A voi nulla per l’oro sconviene….”

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2 commenti su “Quel gran pasticciaccio brutto dei vaccini in Italia: Per qual prezzo vendeste il mio bene? A voi nulla per l’oro sconviene….

  1. Dottore, mi chiarisca se ho capito bene:
    Lei desidera suggerire che l’obbligatorietà dei vaccini potrebbe essere frutto di corruzione dell’attuale classe politica a favore delle aziende produttrici? del ministro, per esempio?
    Ritiene che questi casi di corruzione vadano a svantaggio della salute dei piccoli vaccinati?
    Perchè lo suggerisce, lo afferma timidamente direi, invece che urlarlo con la convinzione che tale scandalo ipotetico suggerirebbe?
    Non è che teme anche lei di essere, GIUSTAMENTE, soggetto a un richiamo dell’ordine dei medici se fosse più chiaro ancora?

    1. Gentile Lorenzo le certezze non mi appartengono, i forti sospetti si possono anche esprimere ironicamente, cosa che ho fatto dopo un periodo di valutazione dei fatti. Le urla ormai non le ascolta più nessuno perchè sono diventate il linguaggio comune. L’offesa e l’insulto fanno share, io preferisco un altro linguaggio. La mia scelta non è dettata da pavor ma da semplice senso estetico. Preferisco l’eleganza dell’ironia. Dopo 35 anni che combatto una battaglia di frontiera in favore dell’omeopatia questa è la mia scelta. cordiali saluti.

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