Otite acuta mortale: come usare un grave caso di malpractice per attaccare la medicina omeopatica

children formentera 1995
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A seguito del drammatico caso del piccolo di Ancona deceduto  per una otite acuta malcurata i mass media hanno trasformato il fatto in un accusa diretta alla pratica dell’omeopatia.

Ieri a Palermo un uomo di 38 anni è morto mentre lo stavano operando per calcoli della colecisti.

Pare che il chirurgo sia uscito dalla sala operatoria in stato di shock, dicendo “è colpa mia. Ho reciso per sbaglio l’aorta addominale”.
I giornali riporteranno la notizia come “è folle farsi curare con la chirurgia”?
Si parlerà, immagino, giustamente, di malpractice.

Gli errori medici sono la terza causa di morte nei Paesi industrializzati, eppure nessuno si sogna di crocifiggere l’establishment sanitario o mettere in dubbio il valore della medicina contemporanea.

Già 10 anni fa il Centro antiveleni di Milano riportava che: “il 45% delle intossicazioni è causato da farmaci di sintesi o meglio detti convenzionali.” Cioè quelli erogati dal Servizio Sanitario Nazionale. In particolare tra il 2004 e il 2006 sono stati riportati oltre 17.000 casi di intossicazioni da farmaci e 3.046 a causa di errori terapeutici, in particolare somministrazione eccessiva di farmaci.

Come sostiene il dott. Tommaso Camerota perito del Tribunale di Milano a proposito di malpractite, “la medicina non è una scienza caratterizzata da risultati assoluti; 0% e 100% infatti non esistono. I motivi di ciò risiedono nella natura stessa dell’uomo, nella sua biologia e nel comportamento delle differenti patologie. Accanto a tale dato occorre però evidenziare la esistenza di abusi e di atteggiamenti professionali che non trovano corrispondenza con la deontologia medica e con gli standard minimi di assistenza. Per definire questo ambito della medicina viene abitualmente adottato il termine malpractice sanitaria (o medica), nel quale si fanno confluire i concetti di abuso, di illecito, di negligenza, di imperizia.”

“Purtroppo, nella percezione popolare e nel rimbalzo mediatico, la notizia è stata proposta come una prova della ‘pericolosità’ dell’omeopatia” sostiene il dott. Aldo Cichetti che con una metafora musicale molto pertinente chiosa, ” E’ come se, assistendo ad un concerto stonato, si accusassero le fabbriche di pianoforti di produrre strumenti stonati, e non si andasse a verificare l’abilità e le competenze del pianista.”

“Al momento non ho capito quale prescrizione sia stata fatta dal medico – che evidentemente ha sbagliato – oppure se si sia trattato di una cura ‘fai da te’. In questo secondo caso sarebbe ancora più grottesco accusare lo strumento e non il musicista.”

Trovo di grande buon senso il comunicato stampa della FIAMO che qui riporto:

COMUNICATO STAMPA DEL 27 MAGGIO 2017
La FIAMO è vicina ai familiari del bambino di Ancona ai quali esprime le sue più sentite condoglianze per quanto accaduto.
In attesa di conoscere i dettagli di questa vicenda, intende precisare quanto segue:
 Il medico esperto in omeopatia è prima di tutto un medico, quindi utilizza nella cura del paziente lo strumento migliore per quella situazione patologica. Che l’otite catarrale acuta del bambino sia una patologia nella quale in prima battuta l’indicazione dell’antibiotico sia errata è una cosa condivisa nella letteratura medica da tantissimi anni.
L’esperienza dei medici omeopati è che in questa prima fase della malattia il medicinale omeopatico ben indicato è in grado di risolvere l’infiammazione. Ma se ciò non avviene, e se il medico non riesce ad individuare la soluzione all’interno delle sue competenze omeopatiche, lo strumento terapeutico deve essere scelto tra tutto ciò che la medicina mette a disposizione, nel caso specifico l’antibiotico.
 Poiché la conoscenza del caso di cui si dispone è quella che tutti possiamo dedurre dalla lettura delle cronache non conoscendo in dettaglio il caso in questione, la FIAMO si astiene dall’esprimere giudizi sui fatti e respinge la criminalizzazione dell’approccio medico omeopatico nel suo complesso a fronte di un singolo caso.
Il Consiglio Direttivo FIAMO
______________________________________________________________________
Ufficio Stampa: Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati
Via C. Beccaria 22 – 05100 Terni Tel/Fax 0744.429900
P.IVA 05080271009 C.F. 97072600584
e-mail: omeopatia@fiamo.it
Sito Web: www.fiamo.it

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10 commenti su “Otite acuta mortale: come usare un grave caso di malpractice per attaccare la medicina omeopatica

  1. Il problema è che si strumentalizza tutto.Le “fazioni” strumentalizzato tutto. SOLO LA STESSA CLASSE MEDICA PUÒ DIFENDERSI DA CIO’, MA ESSA STESSA È STRUMENTALIZZABILE. Siamo medici ma prima ancora persone, uomini e donne con capacità, competenze, pregiudizi, credenze.Credo che si possa sbagliare di meno nella nostra professione cercando di attenersi ad alcune regole: l’umiltà intellettuale, la curiosità per la conoscenza, l’utilizzo della logica, la capacità di prefiggersi e raggiungere obiettivi,l ‘arte di saper raggiungere l’equilibrio. Purtroppo, spesso, nella vita come nella professione medica ci di dimentica di queste regole basilari.
    Sono un medico a cui un collega chirurgo ha ucciso la madre (peritonite stercoracea conseguente a perforazione intestinale in corso di colonscopia). Lei morì a cusa del chirurgo non a causa della chirurgia che invece l’avrebbe potuta salvare!

  2. Vorrei sapere se chi curava il bambino deceduto fosse realmente un medico omeopata musicista, regolarmente iscritto all’ordine dei medici.

    1. mi risulta iscritto regolarmente all’Ordine dei Medici. Questo fatto però non è indicativo in quanto persone come Roberto Gava che non ha mai fatto male a nessuno ma da tossicologo e clinico ha solo espresso una serie di dubbi sulla validità della farmacovigilanza dei vaccini in Italia è stato RADIATO dall’Ordine di Treviso mentre l’ex primario milanese Brega Massone ritenuto colpevole di omicidio volontario per la morte di quattro pazienti e per 45 casi di lesioni nella clinica Santa Rita definita la clinica degli orrori pare sia ancora iscritto all’Ordine di Milano pur avendo ricevuto l’ergastolo.

  3. Ma se dicono che è solo acqua!!
    Io ho sempre curato le mie figlie con l’omeopatia , otiti comprese e ha sempre funzionato….tranne una volta e in quell’occasione il medico omeopata ci ha consigliato l’antibiotico…….sono medici e non dei matti!!

  4. Penso solo ai terribili dolori del bambino che poteva essere curato con un semplice antibiotico!poveri genitori che rimorso

  5. “L’esperienza dei medici omeopati è che in questa prima fase della malattia il medicinale omeopatico ben indicato è in grado di risolvere l’infiammazione.” Qualcuno mi saprebbe sostenere con giuste argomentazioni questa dichiarazione? E’ morto un bambino e dobbiamo ancora sentire queste affermazioni prive di qualsiasi valore? Qualcuno è un grado di farmi capire come un prodotto omeopatico dovrebbe avere degli effetti curativi?

    1. Gentile Sig Marco l’efficacia biologica della medicina omeopatica è ormai da molti anni stata dimostrata dalla ricerca di base. Siamo ormai passati alla omeopatia 2.0 con lavori di genomica. Uno studio italiano del Prof Bellavite dell’Università di Verona del 2014 sul rimedio omeopatico Gelsemium sempervirens ha dimostrato non solo che agisce come “tranquillante” in modelli sperimentali sul topo di laboratorio ma che l’esposizione per 24 ore al Gelsemium 2CH (seconda diluizione centesimale omeopatica) ha causato la diminuzione significativa dell’espressione di 49 geni facenti parte di diverse “famiglie” implicate nell’ansia e nella risposta infiammatoria. Anche a diluizioni superiori (fino alla 30CH in cui non c’è alcuna traccia del principio attivo) i ricercatori hanno osservato un effetto ansiolitico.
      L’ultimo lavoro publicato su Plos One dal Prof Paolo Bellavite sugli effetti cellulari di dosi infinitesimali (oltre il numero di Avogadro) di un rimedio omeopatico Arnica ha dimostrato che è in grado di produrre 20 cambiamenti nell’espressione di alcuni geni, risultante in una stimolazione di produzione di matrice extracellulare con un effetto di cicatrizzazione e riparazione tessutale.
      Se poi ha ancora qualche dubbio può controllare le 5 metanalisi su Medline tutte favorevoli all’omeopatia. L’unica metanalisi con risultati negativi per l’omeopatia, quella di Shang del 2005 tanto citata da tutti i detrattori dell’omeopatia, nel 2013, grazie al lavoro del Prof Hahn del Karoliska Institute di Stoccolma, si è rivelato un falso scientifico creato ad arte stressando i dati con un errore di tipo statistico di tipo II. La cosa curiosa è che il lavoro fu commissionato del Governo Svizzero per valutare la possibilità di inserire la M.O. nel servizio sanitario nazionale svizzero. Oggi l’omeopatia fa parte del SSN svizzero. Cordiali saluti

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