intervista al Dott. Elio Rossi responsabile dell’ambulatorio di Omeopatia dell’ASL2 di Lucca
L’Ambulatorio di omeopatia della ASL 2 Lucca presso l‘Ospedale Campo di Marte ( dal 2002 designato Centro regionale toscano di riferimento per l’omeopatia) è stato istituito nel settembre 1998 e fino al dicembre 2009 ha fornito prestazioni per 2366 pazienti per un totale di 3859 visite.
Il responsabile dell’ Ambulatorio è il dott. Elio Rossi medico omeopata, docente universitario, autore di numerose pubblicazioni scientifiche comparse su riviste nazionali e internazionali.
In questo articolo ci descrive i risultati di un recente studio compiuto sulla popolazione toscana.
“Promossa dalla commissione regionale di Bioetica e condotta dall’Agenzia di Sanità della Toscana, è stata recentemente ultimata l’indagine 2009 sulla diffusione fra la popolazione delle Medicine Complementari (MC) e discipline Bio-naturali a livello regionale.
Obiettivi dello studio realizzato da Monica Da Frè e Fabio Voller su un campione di 1523 cittadini toscani maggiorenni era valutare l’uso e le conoscenze delle MC, il grado di soddisfazione della popolazione, e anche fare chiarezza sul “sommerso” di pratiche adottate e non ufficialmente dichiarate.
Dai dati è emerso che il 20.8% dei cittadini conosce le MC e il 58.7% le ha sentite nominare, mentre il 11.5% degli intervistati le ha usate negli ultimi 3 anni; in particolare l’agopuntura è conosciuta dal 14.1% e usata dal 3.6%; l’omeopatia dal 17.6% e usata dal 7.9%, la fitoterapia dal 4.0% e usata dall’1.8%, ma se si parla semplicemente di erboristeria, questa è conosciuta dal 34.3% e usata dal 21.9% dei cittadini, mentre pochi (0.4%) sembrano conoscere l’antroposofia e l’omotossicologia, e ancor meno le usano (0.04%). La medicina manuale è invece utilizzata dal 2.7%, in calo evidente rispetto al passato.
La fonte di informazione principale è rappresentata da parenti e amici (46%) o da riviste e pubblicazioni varie (44%), ma una buona percentuale è consigliata dal proprio medico (34%) o dal farmacista (14%) e sceglie le MC soprattutto perché le ritiene efficaci (42.6%).
I disturbi per cui vengono usate soprattutto l’omeopatia e la fitoterapia sono le malattie acute e anche per migliorare la qualità di vita, mentre l’agopuntura è usata prevalentemente nella cura delle sindromi dolorose e nelle patologie croniche.
Un dato interessante è rappresentato dal gradimento espresso, alto per tutti gli utilizzatori di MC: 79% per l’omeopatia, 67-68% per agopuntura e fitoterapia.
In Toscana, dove numerose sono le strutture ospedaliere di MC, si è pensato di valutare anche il ricorso dei cittadini alle prestazioni di MC erogate in ambito pubblico.
Circa la metà degli utilizzatori si rivolgono a strutture pubbliche o a specialisti convenzionati ed informano il proprio medico di medicina generale; inoltre il 19% dei toscani conosce la legislazione regionale in materia.
I cittadini sembrano interessati particolarmente all’uso dell’omeopatia per la cura dei propri figli (23.4%) e anche per i propri animali (3.1%).
E’ stata inoltre valutata l’attitudine dei cittadini nei confronti delle MC, risulta favorevole in più del 50%, con solo un 4% di persone decisamente contrarie, ed è inoltre emerso che gli intervistati le ritengono soprattutto un complemento alle terapie convenzionali o uno strumento per migliorare la qualità della vita.
Venendo infine alle Discipline Bio-naturali, risulta che ne facciano uso circa il 6.5% dei toscani. Le più utilizzate sono lo yoga (2.3%) e lo shiatsu (2.3%), e la reflessologia plantare (1.4%). Meno praticate la pranopratica (1.1%) e la naturopatia (0.9%). Decisamente ridotto (0.08%) risulta il ricorso al Tuina (il massaggio cinese) e anche alle ginnastiche come il Qigong (0.4%) o Taiji (0.5%). Se consideriamo l’insieme dei cittadini che ricorrono alle MC e alle DBN, abbiamo complessivamente la percentuale del 15.4%.
Comparando questo dato con quelli precedenti, estratti dal campione nazionale (2005), certamente risulta una riduzione nell’uso delle MC (le DBN non erano considerate); un calo che, considerato che le liste d’attesa dei pazienti che richiedono le prestazioni di MC in ambito pubblico sono sempre più lunghe, possiamo ritenere un fenomeno dovuto prevalentemente al peso della crisi economica attuale che rende insostenibile per i cittadini il ricorso a sistemi terapeutici paralleli.