Il turbolento mare di interessi contro l’omeopatia si agita e continua a lanciare sia ondate di aggressioni mediatiche che tentativi di condizionamento politico tramite le lobbies mercenarie registrate sul libro paghe di molte aziende interessate all’affondamento dell’omeopatia.
Ma, ogni tanto, qualcosa nella loro strategia si inceppa e allora ci giungono buone notizie dal fronte.
Una in particolare.
Nel 2015 l’NHMRC (National Health and Medical Research Council) australiano pubblicò un report che, assieme alla metanalisi di Shang del 2005 (già totalmente screditata), è stato e continua ad essere il baluardo scientifico nella lotta all’omeopatia dal mondo mercenario degli scettici.
Recentemente si è scoperto che nel 2012 l’NHMRC aveva già prodotto un report sull’omeopatia che aveva però dato esito favorevole all’efficacia dell’omeopatia ma che, non ottemperando alle aspettative richieste da qualche lobby, era stato rapidamente occultato.
Ebbene l’NHMRC (National Health and Medical Research Council) australiano ha finalmente rilasciato il suo primo report sull’Omeopatia, a seguito di una travolgente risposta alla campagna “The First Report” sottoscritta da più di 75.000 persone in tutto il mondo.
Come previsto, le conclusioni del report del 2012 dell’NHMRC (The Effectiveness of Homeopathy: an overview review of secondary evidence) sono in netto contrasto con quanto affermato nel 2015. Il primo report infatti conclude dicendo che ci sono “prove incoraggianti” circa l’efficacia d’azione dell’Omeopatia in cinque patologie.
“Per oltre tre anni l’NHMRC si è rifiutato di pubblicare le bozze del report sull’Omeopatia del 2012, nonostante le richieste del ‘Freedom of Information‘ e dei Membri del Senato australiano. Vedere che questo documento viene finalmente pubblicato è una grande vittoria per la trasparenza e la responsabilità pubblica della ricerca” – Rachel Roberts, Amministratore Delegato dell’HRI (Homeopathy Research Institute)
L’Amministratore Delegato dell’NHMRC, Prof. Anne Kelso, ha spiegato la sua decisione di rilasciare questo documento riconoscendo il “notevole interesse” per questo report nascosto. La decisione improvvisa dell’NHMRC di pubblicare il report, nonostante un mese fa avesse dichiarato al Senato australiano di non avere in programma di rilasciarlo, arriva in un momento in cui è atteso il verdetto del Difensore Civico (Ombudsman) in merito alla review sull’Omeopatia della stessa NHMRC.
A settembre del 2018 infatti l’NHMRC aveva ammesso, sotto indagine del Senato, di non avere seguito le linee guida o gli standard scientifici riconosciuti nella revisione delle prove sull’Omeopatia e di aver applicato lo stesso approccio anche alle revisioni di altre terapie naturali.