A rischio scomparsa i medicinali omeopatici e antroposofici in Italia

Condividi questo articolo
Share

Lettera aperta delle Associazioni dei medici omeopati, antroposofi e dei
pazienti al Ministro della Salute, alle forze politiche e al Governo italiano

Roma, 5 ottobre 2013

Le recenti norme emanate dallo Stato italiano concernenti la registrazione dei medicinali omeopatici (unitari e complessi) e antroposofici rischiano di ridurre fortemente la piena disponibilità di tali farmaci nel nostro paese, minacciano la professionalità dei medici esperti, sottraggono ai cittadini la piena possibilità di cura discriminandoli rispetto agli altri cittadini europei.

I fatti

La GU del 15/3/2013 ha pubblicato i costi per la registrazione dei medicinali omeopatici in Italia. Lo scorso 10 settembre l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), nel corso di un incontro con le Aziende dei medicinali omeopatici e antroposofici e Associazioni (tra cui Omeoimprese, APO, FIAMO, SIMA e SIOMI) ha comunicato il calendario delle registrazioni da iniziarsi nel prossimo mese di ottobre e completarsi entro giugno 2015.

La registrazione dei medicinali omeopatici (sino ad oggi autorizzati ope legis) è un processo a lungo auspicato dai medici e dai cittadini, per il quale

tutte le Associazioni firmatarie sono grate alle Istituzioni. Infatti, assicurare la qualità e il controllo dei medicinali omeopatici e antroposofici che vengono messi in vendita è essenziale in medicina. Non altrettanto condivisibili sono le modalità previste per realizzare questo obbiettivo, in particolare

l’aspetto economico di tale procedura: ogni domanda di registrazione deve essere accompagnata dal versamento di una somma che purtroppo non tiene minimamente conto della realtà dell’industria del medicinale omeopatico e antroposofico in Italia e delle esigenze dei medici prescrittori e dei pazienti.

Infatti le tariffe di registrazione sono state aumentate di circa 700 volte e le cifre che le aziende dovranno versare all’atto della presentazione della domanda, secondo un calcolo fatto dall’AIFA stessa, potranno aggirarsi fino anche a più di 20.000 euro per ogni medicinale omeopatico unitario (31

euro prima del decreto), dato che per ogni ceppo si dovrà pagare per ogni formulazione e diluizione. Il problema richiede una soluzione immediata. Tale costo è chiaramente sproporzionato se si pensa che:

  1. a) tutti i medicinali unitari sono privi di brevetto, appartenendo essi da più di 200 anni alla tradizione omeopatica. Il medicinale omeopatico unitario è un patrimonio dell’uomo;
  2. b) il 95% dei medicinali omeopatici unitari in commercio viene venduto in lotti inferiori ai 5000 pezzi all’anno, a volte in solo poche decine di pezzi. La stessa situazione si verifica per molti medicinali di tradizione antroposofica e per quei complessi omeopatici che vengono utilizzati per patologie specifiche, secondo i criteri di individualità della malattia tipici della tradizione omeopatica e antroposofica e di conseguenza venduti in piccolissimi lotti o anche solo in pochi pezzi (meno di dieci l’anno).

Ne deriva che i ricavi, in questi casi, non sono nemmeno sufficienti a coprire le spese di produzione.  La conseguenza certa di tali costi di registrazione sarà l’eliminazione dal mercato italiano della grande maggioranza dei farmaci omeopatici unitari e complessi e dei farmaci antroposofici attualmente

disponibili; inoltre i “piccoli rimedi” certamente spariranno, molti lavoratori perderanno il loro posto di lavoro, i medici perderanno le loro possibilità di cura e 11 milioni di cittadini italiani non potranno ricevere la cura che avevano scelto, pagandola, peraltro, di tasca propria senza gravare sul Servizio Sanitario Nazionale.

La non disponibilità in farmacia dei medicinali omeopatici e antroposofici porterà peraltro allo sviluppo di un mercato parallelo, meno controllato, soprattutto via internet dall’estero e quindi in contraddizione con l’obiettivo che la politica di registrazione si pone. Senza considerare che molti di

questi medicinali sono disponibili nelle farmacie europee creando un evidente discriminazione tra cittadini dell’unione.

La proposta

Unificare i costi di registrazione dei medicinali unitari al singolo ceppo per tutte le forme farmaceutiche, tenendo anche presente i costi di registrazione già applicati in altre nazione europee.

Prevedere delle registrazioni per fasce differenziate, adeguando i costi al reale volume di vendita dei medicinali.

Riconoscere alle ditte la facoltà di approntare preparazioni magistrali senza obbligo di deposito di campioni, come avveniva in passato, senza che si sia mai verificato alcun danno ai pazienti e come avviene tutt’ora in altre nazioni europee.

Appello

Le Associazioni firmatarie della presente fanno appello al Ministero della Salute, al Parlamento e all’Agenzia Italiana del Farmaco affinché l’intera materia venga urgentemente riconsiderata con adeguata sensibilità, apportando al tariffario le appropriate modifiche indispensabili alla sopravvivenza

dell’intero settore italiano coinvolto.

 

Referenti

Dott. ssa Antonella Ronchi

Presidente FIAMO – Cell. 339.7991932 – Mail: anto.ronchi@tiscali.it

Dott. ssa Simonetta Bernardini

Presidente SIOMI – Cell. 340.7291939 – Mail: s.bernardini@siomi.it

Dott. ssa Laura Borghi

Presidente SIMA – Cell. 347.3076407 – Mail: lauraborghi@medicinaantroposofica.it

Sig. ra Vega Palombi Martorano

Presidente APO Italia – Cell. 348.3703395 – Mail: info@apoitalia.it

 

I firmatari

– Accademia Omeopatica Hahnemanniana Marchigiana – Macerata

– Accademia Omeopatica Sarda – Cagliari

– Accademia di Medicina Omeopatica “Pieria” – Pisa

– AIOR, Associazione Italiana Omeopatia di Risonanza – Piacenza

– AIPMA, Associazione Italiana Pazienti di Medicina Antroposofica – Milano

– AIVO, Associazione Italiana Veterinari Omeopati – Cortona

– APO Italia, Associazione Pazienti Omeopatici – Napoli

– ASSUM, Attività Sociali e Sanitarie per l’Universalità della Medicina – Roma

– Aurum, Associazione Culturale Medicina Complementare – Roma

– Centro di Omeopatia di Catania – Catania

– Centro di Omeopatia di Milano – Milano

– Centro Studi “La Ruota” – Milano

– CIMI, Centro Italiano di Medicina Integrata – Roma

– COII, Centro Omeopatico Italiano Ippocrate – Roma

– CONMI, Consulta Nazionale per la Medicina Integrata – Firenze

– ECH, European Committee for Homeopathy

– FIAMO, Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati – Roma

– Gruppo Omeopatico Dulcamara – Genova

– IRMSO, Istituto di Ricerca Medico Scientifica Omeopatica – Roma

– ISMO, Istituto di Studi di Medicina Omeopatica – Roma

– Istituto Malattie Croniche Samuel Hahnemann – Roma, Milano

– IVAA, International Federation of Anthroposophic Medical Associations

– KOINE’, Scuola Internazionale di Formazione Permanente in Medicina Omeopatica – Solignano (MO)

– LMHI, Liga Medicorum Homeopathica Internationalis – Presidenza Internazionale

– LMHI, Liga Medicorum Homeopathica Internationalis – Presidenza Nazionale Italiana

– LUIMO, Libera Università Internazionale di Medicina Omeopatica – Napoli

– Nobile Collegio Omeopatico – Bologna

– OMEOMEFAR, Associazione Pugliese di Medici e Farmacisti Omeopati – Bari

– OMOIOS, Accademia Italiana di Medicine Tradizionali – Roma

– Scuola di Alta Formazione in Medicina Omeopatica – Reggio Calabria, Catanzaro

– Scuola di Medicina Omeopatica Classica “Effatà” – Pisa

– Scuola di Medicina Omeopatica di Verona – Verona

– Scuola di Omeopatia Classica “Kaos” – Genova

– Scuola Medica Omeopatica Hahnemaniana – Torino

– Scuola Superiore Internazionale di Medicina Veterinaria Omeopatica “Rita Zanchi” – Cortona (AR) – SAMO, Società Ambulatori Medicina Omeopatica – Roma

– SIMA, Società Italiana di Medicina Antroposofica – Milano

– SIMO, Società Italiana di Medicina Omeopatica – Bologna

– SIOMI, Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata – Firenze

– SIOV, Società Italiana di Omeopatia Veterinaria – Parma

– SMB Italia, Società Medica Bioterapica Italiana – Sede centrale di Torino

http://www.lastampa.it/2013/10/08/blogs/appuntamento-con-l-omeopatia/a-rischio-scomparsa-i-medicinali-omeopatici-e-antroposofici-in-italia-vIV3iEGtKyBTWCOl3AcaFI/pagina.html

Condividi questo articolo
Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *